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L'Inter si è persa. A Firenze non si vede gioco, non si vedono movimenti, non si vede neanche cuore, personalità e arriva la seconda sconfitta consecutiva in campionato. Al contrario si vedono due tiri della Fiorentina e vanno in rete entrambi, praticamente subito. E' un ko senza nessuna replica: non c'è stato un attimo - nei novanta minuti - che ha fatto pensare alla rimonta nerazzurra. Il terzo gol, quello di Tomovic, è la ciliegina sulla torta, una torta senza zucchero, praticamente al veleno, che gli interisti dovranno cercare di digerire durante la pausa per le Nazionali. Saranno giorni di riflessione per Walter Mazzarri e i suoi ragazzi: cosa sta succedendo nella loro testa e alle loro gambe? Il mister laverà in casa i panni sporchi. Intanto analizza la gara ai microfoni di Sky. Ecco le sue parole:
- Si aspettava questo tipo di partita? C'è delusione?
Ma se dopo un tre a zero parlo qualsiasi cosa dico sbaglio. Ho parlato con i giocatori: io ho ben chiaro i problemi che abbiamo, li abbiamo nascosti in EL, ma sono rivenute fuori cose viste con il Cagliari. ho provato a dare una scossa a tutti, ma sapevo che non stavamo bene neanche tanto fisicamente. Ho detto ai miei che bisogna lavorare in un certo modo anche se partono per le nazionali e bisognerà tornare in campo in altre condizioni.
- Problema legato ai moduli o alla struttura della squadra?
I moduli li ho cambiati, si è vista una reazione a inizio secondo tempo Qualche occasione l'abbiamo avuta, ma quel due a zero in quel modo ti fa perdere fiducia ed è difficile avere una rezione così veemente su un campo difficile in una gara così complicata: non parlo di organico dobbiamo migliorare, sappiamo - anche con la società - quali sono le corde da muovere in questi 15 giorni.
- Le sue squadre hanno di solito hanno un'identità tattica. Questa squadra non ce l'ha...
Idea di gioco mancante non direi. Se si arriva in ritardo sull'avversario non è facile fare la gara e prima della partita con il Cagliari avevamo fatto anche ottime partite non ce lo scordiamo. Si vedevano tante cose. So come è il mondo nostro. Se do spiegazioni qualsiasi cosa dica, io sbaglio. I ragazzi mi sembrano convinti, ogni mio ragazzo si è preso le sue colpe. Potrei dire quello che sta accadendo, ma è come se uno volesse trovare degli alibi. E' tutto un meccanismo, so come è il nostro mondo, vi capisco, questi momenti li ho vissuti, sono undici anni che faccio la serie A, meno dico meglio è. Devono saperlo i ragazzi - che sono mortificati - quello che penso e troveremo una soluzione per uscirne.
- Palacio l'anno scorso era indispensabile, ora è diventato il terzo attaccante?
Ti farei parlare con lui. Il ragazzo stesso sa di non stare bene, non si è allenato, abbiamo anche accelerato i tempi, si allenerà in questi quindici giorni per trovare la forma, se uno non sta bene nel calcio moderno si soccombe, non si arriva prima sulla palla. Non ha avuto solo lui questi problemi. Anche Medel è arrivato senza condizione ed è entrato in squadra senza allenamenti. Ho già detto anche troppo.
- Sono problemi solo fisici?
Non sono solo fisici, ci sono tante cose. Non mi fate dire altro: siamo in difficoltà e in questa sosta speriamo di poter intervenire, c'è tempo è la sesta di campionato, serve di pazienza, si sperava di non avere questi incidenti di percorso, non ci piace perdere. Meglio se mi fermo qui, Grazie. E' chiaro perché la maggiore responsabilità è la mia e ci metto la faccia ma in questi casi meno si parla è meglio è.
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