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Mazzarri: “Thohir mi ha voluto. Kovacic? Se gioca lui non gioca un altro. Icardi…”

Eva A. Provenzano

Fiducia (ri)confermata. Il presidente Thohir è arrivato questa mattina a Milano e ha ribadito che adesso quello che conta è ricompattarsi e pensare al finale di stagione. Poi ha aggiunto: “Certo che mi fido di Mazzarri altrimenti lo avrei...

Fiducia (ri)confermata. Il presidente Thohir è arrivato questa mattina a Milano e ha ribadito che adesso quello che conta è ricompattarsi e pensare al finale di stagione. Poi ha aggiunto: "Certo che mi fido di Mazzarri altrimenti lo avrei esonerato qualche mese fa". Il tecnico nerazzurro è alle prese con la gara che domani sera si giocherà al Meazza alle 20:45, arriva il Bologna e alla vigilia della gara il tecnico parla ai giornalisti dalla sala stampa del centro sportivo A. Moratti. FCINTER1908.IT è alla Pinetina con i suoi inviati e vi riporta in diretta le parole del mister: 

- Ha ricevuto attestati di stima importanti nonostante il pari di Livorno, le fa piacere?

Mi ha fatto piacere che Valentino Rossi abbia parlato di serietà e lo ringrazio. Mi interessa quello che dicono i giocatori che sanno come lavoro e ringrazio tutti, loro sanno come viviamo negli spogliatoi. 

- Situazione instabile dopo le parole di Thohir?

Credo che poche volte un allenatore alleni una squadra che cambia proprietà nel mezzo della stagione. Il presidente Thohir mi ha tenuto e vuol dire che quello che ho fatto prima e anche stamattina ha ribadito certi concetti. 

- i rigori non dati possono essere alibi per i giocatori?

E chi l'ha detto? Di solito commento le partite e voi mi chiedere, ultimamente non ho più neanche commentato. E ai miei ragazzi ho detto che si può vincere anche senza rigori. Non ci pensiamo più, se verrà ben venga. Poi alla fine dell'anno si faranno tutte le considerazioni del caso.

- Bergomi dice che trasmetti ansia alla squadra...

Io non posso rispondere a tutti per dire che la mia storia che dice l'esatto contrario, ma andiamo avanti. Fatemi la prossima domanda che è meglio.

- Momento più difficile della carriera? 

No, ho passato momenti peggiori. Io do tutto sul campo e i miei ragazzi lo sanno. Poi le analisi si fanno alla fine e tutti sarete informati sul mio pensiero, durante l'anno il mio ruolo non mi permette altre considerazioni. 

Il Bologna, che avversario è?

Partite facili non ce ne sono. Dobbiamo essere bravi a raccogliere i risultati e siamo concentrati su quello, qu quelle ultime sette partite. E in base a quest'anno programmeremo la prossima stagione...

- Come si fa a prendere certi gol? Cosa succede alla squadra?

Nel calcio ci sono episodi e possono esserci degli errori. Come un passaggio di un giocatore nella giornata negativa non viene rimediato dal lavoro della squadra. Questo non è facile controllarlo, rimane tutto il resto e io dico che è necessario fare più punti possibili. Il presidente ed io abbiamo detto che anche da questo campionato si faranno le valutazioni sui giocatori a fine anno. E questo rientra nella sfera dei rapporti tra allenatore e società, con Ausilio e tutti gli altri. 

- La qualità che vorrebbe vedere nella sua Inter?

Non dobbiamo sottovalutare le partite. A Livorno la partita sembrava chiusa, sembravamo padroni della partita e non abbiamo visto il pericolo. Se ci fosse stata magari una traversa prima del gol ci saremmo scossi e forse avremmo fatto un altro secondo tempo. Non ho certezze su questo, ma poteva essere così. 

- Il suo futuro è legato all'EL?

Io vado dritto sulla mia strada che è fatta di lavoro e società. Farò il possibile per portare questa squadra più in alto possibile e in base a come finiremo costruiremo la prossima stagione. Potete smettere di chiedermelo. 

- Troppi alti e bassi. Perché non c'è una crescita?

Tutto è oggetto di valutazione per quanto riguarda la personalità dei giocatori. Sto prendendo dati e chi vorrà estate deve avere certe caratteristiche. Certe amnesie possono capitare a tutti, ma se ne fai trenta è un altro discorso. Abbiamo creato tanto, abbiamo subito poco e questo si vede. Se non si vede ferocia agonistica, e dipende dai singoli, queste sono valutazioni che si fanno comunque alla fine dell'anno. 

- Come si fa a fare acquisire ai giocatori una mentalità da campioni?

Per stare ad alti livelli serve alta concentrazione, vedere sempre il pericolo costantemente. Tanti ragazzi che non sono abituati a stress ed attenzione continua non riescono a reggere, ma noi ci stiamo allenando per essere sempre, anche mentalmente, al top. È un processo, e c'è alternanza di rendimento. A questo si lavora. 

- LA NOSTRA DOMANDA - Rifarebbe gli stessi cambi di Livorno?

I giocatori sanno come la penso. Io sono talmente pignolo che i cambi li preparo prima, sulle logiche. Quando il Livorno mette il trequartista e due punte so cosa possono fare i miei. Anche dopo i cambi, Zanetti a Verona è entrato e abbiamo vinto, A Livorno eravamo in vantaggio 2-1 e comunque ha fatto molto bene. Guarin, lei mi dice? C'era Duncan e si sono messi in un certo modo. Avevamo bisogno di tornare al 3-5-2 e lui è stato sempre titolare era il più adatto ad entrare in corsa. Erano contrapposizioni perfette. Avessi fatto un cambio diverso, se avesse sbagliato lui poi che mi avrebbe detto? Hernanes? C'erano quatto partite e ho fatto una rotazione di freschezza atletica ecco anche perché Ranocchia è rimasto fuori al posto di Samuel. Non si può certo prevedere un errore, se dite questo mi fermo". 

- Le condizioni fisiche dei giocatori sulle fasce?

Jonathan dovrebbe stare bene oggi si allenerà. Nagatomo sta bene ed essere stato fermo nella partita precedente ha aiutato. 

Contro il Bologna si prospetta una gara simile alle ultime partite in casa? Adotterà qualche contromossa in particolare?Io vorrei si partisse col piede giusto, nelle altre due abbiamo prodotto tante palle gol. Io spero di partire subito come abbiamo fatto i secondi tempi, e non come nei primi tempi prodotti ultimamente.

- Thohir incontrerà la squadra, è uno stimolo in più? 

Una cosa che chiedo sempre al gruppo è quella di restare uniti e se questo succede anche con la proprietà ben venga, soprattutto per i giocatori. È un input che viene dato in più. Io tendo a mettermi tutto sulle spalle nei momenti difficili e se questo serve ai giocatori va bene così. 

- Chance per Kovacic?

È uno dei dubbi che ho. È in ballottaggio se non gioca lui gioca un altro e poi i giocatori che stanno fuori sono sempre scontenti, se gioca lui resta fuori un altro e poi mi chiedete perché non ha giocato quello che resta fuori.

- Icardi, sei contento di lui ha pochi palloni giocabili?

Mauro ne gioca abbastanza di palloni. Si dovrebbe fare il conto generale delle nostre palle gol. Anche le prime in classifica che hanno attacchi atomici non vedo che si trovano davanti ad un portiere sette otto volte in una gara. La squadra produce sempre più delle altre. La Sampdoria è una squadra diversa dall'Inter e ora lui gioca qui, è un processo ed è l'esperienza che si deve fare e bisogna sapere che l'Inter deve vincere sempre. È una pressione che deve essere sempre assorbita. Sono pochi i giovani che giocano in pianta stabile nella squadre che sono tra le prime in classifica in Serie A. Valutate voi. 

- Perché ha scelto Kuzmanovic a Livorno?

Kuz e Cuchu hanno caratteristiche diverse, ma possono fare il doppio mediano. Adesso farò tutte le valutazioni, oggi in partita vedo come stanno e domattina scegliamo sulle logiche chi secondo me è più adatto.