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Mazzarri: “Valorizzare i giovani? Dobbiamo entrare in Europa! Mercato? Spero…”

Contavano solo i tre punti e neanche oggi sono arrivati. La prestazione dell’Inter non ha entusiasmato né i tifosi, né Thohir, apparso in tribuna non particolarmente entusiasta. Non si è vista la voglia di vincere che il tecnico reclama a...

Alessandro De Felice

Contavano solo i tre punti e neanche oggi sono arrivati. La prestazione dell'Inter non ha entusiasmato né i tifosi, né Thohir, apparso in tribuna non particolarmente entusiasta. Non si è vista la voglia di vincere che il tecnico reclama a gran voce da ormai svariate settimane. Queste le parole di Mazzarri durante la conferenza stampa del post Inter-Catania. 

Domanda di FcInter1908: A questo punto della stagione, non converrebbe far giocare più giovani da valorizzare?

"Partiamo dal concreto, Botta non ha i 90 minuti, è un ragazzo che stava per essere ceduto, poi l'ho visto in allenamento e l'ho bloccato qui con noi. L'Inter deve comunque difendere il quinto posto che garantisce l'ingresso in Europa. Non possiamo pensare che la stagione sia pregiudicata, puntiamo a mirare sempre più in alto. I giovani li prendo in considerazione, anche Kovacic oggi ha giocato per l'intero secondo tempo e sta crescendo. Bisogna fare tutto nei tempi giusti. 

14 calci d'angolo senza mai essere pericolosi

"Bisogna anche saperla mettere bene la palla al centro. Non è solo colpa dei colpito di in area. Ricordo che a Bologna, Baggio fece fare 6 gol di testa a Paramatti, proprio perché gliela metteva in testa. Però anche oggi posso dire che abbiamo avuto tre o quattro palle gol clamorose che non sono andate a buon fine. È una situazione particolare, bisogna rompere l'incantesimo per vedere qualcosa di più bello e sentire l'entusiasmo del pubblico."

L'Inter sembra un cane che si morde la coda. Devono giocare i giovani e rischiare o quelli più esperti e non valorizzare i giovani?

"Le squadre vanno costruite nel tempo, vedete anche la Roma nei due anni precedenti a questo come è arrivata in classifica. In questo momento non si può fare nulla sul mercato se non escono altri calciatori e questa è una cosa che non può non essere presa in considerazione. È un allarme particolare, un anno rosso. Lo diciamo sia io che la società, ci vuole pazienza, bisogna ricompattarsi, soprattutto quando si gioca in casa. 

Ci diceva che i test fisici fossero ottimi, ma negli ultimi venti minuti non si sono visti assalti. Come mai?

"La condizione fisica generale è buona, ma non siamo brillanti. Noi abbiamo attaccati, ma più fai possesso e più ti stanchi. Abbiamo avuto il 70% di possesso palla e giocare in questo modo non è semplice! chi difende si stanca di meno. Poi c'è da considerare anche l'aspetto psicologico, per i giocatori diventa difficile giocare con il pubblico in silenzio."

Come mai la squadra non è brillante? Ve lo aspettavate?

"È una questione di testa. Quando abbiamo giocato contro il Cittadella c'era la stessa paura e si giocava male, bloccati. È il carico mentale che blocca i ragazzi, non è un problema fisico. I test ci confermano che per quanto riguarda la corsa generica, non siamo dietro a nessuno."

In campo ha trovato un buon Catania, quali sono stati i meriti dei siciliani?

"Una squadra organizzata, ha aspettato l'Inter e pian piano hanno preso coraggio. Hanno fatto sicuramente una buona gara."

La Rosa non è scarna, spera in qualcosa sul mercato?

"Secondo lei non lo spero? Piacerebbe anche a me allenare calciatori che arrivano dal Real Madrid e piacerebbe anche ai miei calciatori, che non sono gelosi.