"Quest'anno mi ha insegnato tantissime cose, soprattutto a non mollare mai, a sfidare me stesso per non buttarmi giù a livello mentale, avendo sempre in testa la voglia di tornare a giocare perchè posso ancora dare tanto all'Inter". In esclusiva durtante la puntata di "InterNOS", Diego Milito svela sensazioni ed emozioni degli ultimi suoi mesi lontano dal campo. "E' durissima, l'infortunio del ginocchio è stato un brutto colpo, sapevi che era lungo, ma avevi l'obiettivo davanti di tornare a giocare, mentre sinceramente questo stiramento mi ha fatto rimanere un po' male perchè stavo migliorando, ero nel momento nel quale stavo tornando con la squadra e invece poi sono tornato ad allenarmi a parte. E' dura ma bisogna andare avanti, non possiamo mollare. Anche a Samuel è toccata la stessa sorte? Lui è un esempio in tutto come Zanetti. A quarant'anni recupoerare in così poco tempo come hga recuperato lui, è davvero un esempio. La cosa più importante adesso è tornare a giocare e poter aiutare i miei compagni in questo campionato".
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MILITO: “Siamo una squadra in costruzione. Il mio derby preferito…”
“Quest’anno mi ha insegnato tantissime cose, soprattutto a non mollare mai, a sfidare me stesso per non buttarmi giù a livello mentale, avendo sempre in testa la voglia di tornare a giocare perchè posso ancora dare tanto...
Parlando del prossimo impegno dell'Inter si arriva a parlare anche dei tifosi del Milan: "Sono un giocatore che i tifosi avversari rispettano perchè io per primo sono rispettoso con tutti, anche con i milanisti. Sono molto sportivo, difendo la maglia dell'Inter a morte, credo sia una cosa normale, ma ho molto rispetto per l'avversario. I derby sono partite particolari, partite diverse, inutile negarlo. Quello che ricordo di più? E' difficile sceglierlo perchè sono tutti belli, soprattutto quelli che vinci. Io ricordo sempre il mio prrimo derby di Milano, che abbiamo vinto 4-0, una gara straordinaria da parte nostra".
Si parla poi di famiglia e in particolare del piccolo Leandro Milito, figlio di Diego: "E' ancora piccolo, ha sei anni, ma il calcio gli piace molto e frequenta i Leoni di Potrero. Quando posso vado sempre a vederlo. E' l'unico mancino, ha preso dallo zio (Gabriel Milito, ndr)".
Sulla squadra: "Credo stia facendo un ottimo campionato, al di là degli ultimi risultati, ma credo sia normale, la nostra è una squadra in costruzione, con un allenatore nuovo e con tanti giovani che bisogna far crescere. Credo ci sia ampio margine di miglioramento perchè i nostri giovani hanno molto futuro davanti a sè, ma devono fare esperienza".
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