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Le confessioni di José Mourinho. Il tecnico del Chelsea, parlando del suo primo periodo al Chelsea, racconta di come già ai tempi dei blues avesse in mente di giocare con lo schema che ha fatto le fortune dell'Inter del Triplete. Un'idea naufragata quando a Stamford Bridge arrivò Shevchenko invece di Samuel Eto'o, chiesto già allora ad Abramovich:
"Shevchenko? Non è vero che Abramovich me l'abbia imposto. Mai, durante il mio periodo al Chelsea, Abramovich ha interferito con le mie scelte. La verità? Noi volevamo acquistare Samuel Eto'o, era lui il nostro obiettivo. Volevamo Eto'o e Abramovich era pronto a fare di tutto e di più per prenderlo. Lo volevo perchè era il giocatore ideale per giocare con Drogba e per il nostro sistema di gioco che prevedeva tre attaccanti con Eto'o che partiva largo. E' lo schema che poi ho replicato all'Inter proprio con Eto'o in squadra. Abbiamo fatto di tutto per prenderlo ma il Barcellona ci ha detto più volte 'scordatevelo'. Ma ero contento di Shevchenko. Il problema è che a volte anche quando compri un top, uno da 30-40 o 50 milioni, può non andare bene. Non significa che il club abbia sbagliato, semplicemente non ha funzionato".
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