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Nagatomo e D’Ambrosio in mutande a Mosca. Andreolli dà  ragione a Mazzarri. Inimmaginabile il futuro con…

Alessandro De Felice

Neanche questa volta arriva la terza vittoria consecutiva. Quantomeno, però, il filotto di successi non viene interrotto da una brusca sconfitta. Dopo Sampdoria e Parma, l‘Inter mostra importanti segnali di crescita anche contro il Napoli...

Neanche questa volta arriva la terza vittoria consecutiva. Quantomeno, però, il filotto di successi non viene interrotto da una brusca sconfitta. Dopo Sampdoria e Parma, l'Inter mostra importanti segnali di crescita anche contro il Napoli di Benitez.Nonostante le squalifiche e gli infortuni, Mazzarri propone ancora la difesa a tre, rispolverando Marco Andreolli dopo quasi un anno da spettatore. Il risultato da ragione al tecnico: per la terza volta consecutiva in campionato, l'Inter conclude la partita a reti inviolate. E Handanovic non deve compiere miracoli.

I nerazzurri partono col piglio della grande squadra: baricentro alto, possesso palla, fraseggi e conclusioni verso la porta avversaria. L'Inter gioca, il Napoli attende. Funziona tutto? No! D'Ambrosio e Nagatomo sembrano due turisti, che partiti in bermuda per le Seychelles, sbagliano volo e si ritrovano a Mosca. A disagio. Nei primi 25 minuti di gara, Nagatomo riesce a compiere l'impresa di perdersi Callejon in tre circostanze.Le cose vanno meglio in altre zone del campo: Cambiasso e Kovacic dominano a centrocampo. Ranocchia mette la museruola a Higuain e Palacio - come al solito - spacca in due la difesa avversaria. Il primo tempo si chiude con lo stadio Meazza che applaude la squadra per lo spettacolo offerto. Chi conosce l'ambiente sa che questo è dettaglio non da poco.

L'inizio della ripresa non è esaltante come i minuti iniziali del primo tempo. Si ha subito la sensazione che l'Inter sia in calo. Gli uomini di Benitez prendono campo e i nerazzurri si schiacciano. Lo spagnolo inserisce anche Hamsik e gli azzurri iniziano a comandare sul piano del palleggio. L'Inter attende ma non subisce passivamente l'avversario. L'esempio più lampante si concretizza al 36' del secondo tempo, quando dopo la parata di Reina a tu per tu contro Nagatomo, il Napoli riparte in contropiede e colpisce il palo con Inler. Azione e reazione. Quando Mazzarri capisce che i suoi non ne possono più, toglie Icardi e inserisce Kuzmanovic. Guarin, che aveva precedentemente sostituito Hernanes viene avanzato nel ruolo di seconda punta. Non accade più niente fino al termine della gara.

La prova del gruppo è stata più che dignitosa. L'Inter mette in cascina un punto fondamentale per la qualificazione in Europa e attende il risultato del Parma. La gara contro il Napoli ha evidenziato quanti problemi abbia l'Inter sulle corsie laterali. D'Ambrosio e Nagatomo mostrano senza pudore le loro pecche, risulta difficile immaginarli titolari in un'Inter competitiva per i primi posti in classifica e soprattutto in Europa. Sarà forse il reparto in cui bisognerà investire in modo massiccio. D'altronde, se i nerazzurri vorranno volare, avranno bisogno delle ali.