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PASA e LONGO: “Passato, presente e futuro: ecco le nostre verità !”

Copyright foto FCINTER1908.IT

Alessandro De Felice

Il nuovo che avanza. Uno ha giocato quest'anno in Liga con la maglia dell'Espanyol, l'altro invece a fine stagione, complice l'emergenza infortuni, ha avuto il piacere di calcare più volte il terreno di San Siro. Si tratta di Samuele Longo e Simone Pasa, rispettivamente attaccante e difensore. I due giovani calciatori interisti sono stati ospiti ieri sera dell'Inter Club di Cornuda (Treviso). 

FCINTER1908.IT vi ripropone le loro parole rilasciate ieri sera agli ospiti presenti alla serata. Si è parlato di passato, presente, futuro e ambizioni personali. Il tutto in rigorosa salsa nerazzurra. Ecco quanto dichiarato: 

Come è iniziata la vostra carriera da calciatori?Pasa: “Io ho iniziato a giocare a Montebelluna quando avevo sei anni. Mio padre fa il calciatore e quindi è stato lui a mettermi la palla tra i piedi. All'inizio lo ammetto non mi piaceva molto, ma dopo due anni in cui mi costringevano a fare gli allenamenti è diventata la mia passione e sono arrivato all'Inter”.Longo: “Io ho iniziato a giocare nella squadra del mio paese perchè volevo essere come Ronaldo. All'inizio ero scarsetto forte, ma dopo sono migliorato. Sono arrivato all'Inter attraverso prestiti tra Piacenza e Genoa e ora sono qua”.

In che occasione vi ha scoperto l'Inter?Pasa: “Sinceramente non lo so. Quando avevo 13 anni più o meno. Avevo un po' di offerte tra Juve e Milan, ma ricordavo che l'anno prima avevo giocato contro i miei pari età dell'Inter e avevamo perso 5 a 1 quindi erano i più forti e questo mi ha invogliato ad andare li”Longo: “Io penso che la prima occasione sia stata con i giovanissimi nazionali, quando abbiamo fatto le fasi finali contro l'Inter. Da li hanno iniziato a seguirmi”

Qual è stato il tecnico più importante che vi ha allenato?Pasa: “Io sono molto riconoscente a Marchesini che mi ha allenato nel settore giovanile del Montebelluna per sette anni e anche a Cerrone che è stato l'allenatore dei giovanissimi nazionali dell'Inter. Con lui abbiamo vinto lo scudetto e mi ha fatto ambientare nella nuova squadra. Poi vabbè anche Stramaccioni, mi ha fatto esordire in Serie A”.Longo: “Io devo ringraziare Stefano Daniel avuto per quattro anni a Treviso. Parte del merito se sono arrivato sin qui è sua. Poi anche io ho un ringraziamento particolare per Stramaccioni perchè mi ha fatto esordire, ma su tutti Daniel”.

Quali sono le caratteristiche che apprezzate di più in un tecnico?Pasa: “Prima di tutto la capacità di farsi capire perchè non tutti gli allenatori ci riescono. Poi il rapporto col giocatore conta sino ad un certo punto, l'importante è che ci sia la fiducia”.Longo: “Per me conta di più il punto di vista umano e che dica le cose come le pensa e non tanto per”.

Essere calciatori e stare lontani dalla famiglia, vi ha creato qualche difficoltà?Pasa: “No, personalmente la distanza dalla famiglia non l'ho sofferta tanto. Forse il primo mese appena arrivato all'Inter. Per quanto riguarda la vita come i miei coetanei magari qualche volta bisognava rimanere in casa quando gli altri uscivano ma me la sono goduta abbastanza”.Longo: “Io non ho sentito la distanza da casa perchè era il mio sogno sin da piccolo quindi so che è cosi. Come adolescente però si, perchè magari fai più sacrifici, non puoi uscire tutte le sere o fare baldoria. Però ci sono anche altri divertimenti e l'importante è saper sfruttare quelli anche se non esci tutte le sere”.

C'è qualcuno nello spogliatoio che risulta antipatico?Pasa: “No e se ci fosse non te lo direi (ride n.d.r.)”Longo: “Penso la stessa cosa”

Quando le cose in campo non vanno bene, San Siro è cosi pesante per un giovane?Pasa: “In confronto ad altri stadi secondo me neanche tanto. Quest'anno ho visto che sino alla fine il sostegno dei tifosi c'è sempre stato. Ho visto altri stadi in cui è molto peggio”Longo: “Non so come sia il pubblico dell'Inter in questi casi perchè a San Siro ho giocato pochi minuti, però ormai in generale in Italia c'è un approccio sbagliato dei tifosi verso la squadra. In Spagna si vive molto meglio. C'è un episodio, che spero capiti anche in Italia, di una partita persa fuori casa a Valencia, siamo andati fuori dallo stadio a prendere le macchine e c'erano tifosi che ci aspettavano per congratularsi con noi per come avevamo giocato.

(Per Longo) Hai fatto sette mesi in Spagna e quasi parli più spagnolo che italiano. Cosa ti ha dato la Spagna in questi mesi?Longo: “Parlo uno spagnolo con accento veneto, me l'hanno detto in tanti. Ma negli anni ho provato a cambiarlo perchè mi piace la cadenza veneta. Mi ha dato tanto la Spagna sia dal punto di vista calcistico che umano e poi era la prima esperienza nel calcio dei grandi, dei professionisti e mi è servita molto per crescere ed affrontare i problemi della vita”.Pronto ad affrontare il pubblico di San Siro?Longo: “Si ma mi sarei sentito pronto anche l'anno scorso in cui ero in Primavera. Magari so di non essere prontissimo per una squadra che come l'Inter vuole vincere qualcosa. Ma ho tanta voglia di giocare e quindi dico che mi sento pronto perchè sarebbe una sfida e avrei piacere ad affrontarla”.

(Per Pasa) Invidi la sua esperienza all'Espanyol?Pasa: “Più di tanto no però anche io sarei curioso di provare un'avventura all'estero. Più Inghilterra della Spagna”.

Che squadra tifate?Pasa: “Da piccolo ero un po' interista perchè mio padre era interista. Ora tifo Inter perchè gioco nell'Inter e se la mia carriera sarà all'Inter penso che la tiferò sempre. Però ora come ora tifo la squadra dove gioco”.Longo: “Io non sono tifoso come potete esser voi ma ho sempre tifato più i giocatori delle squadre. Ho tifato anche per Ronaldo”.

(Per Pasa) Dove ti piace giocare di più?Pasa: “Mi piace di più giocare a centrocampo. Però mi sta piacendo anche giocare in difesa. Sempre in difesa? No dai, ho fatto delle esperienze e basta. Mi diverto di più a giocare a centrocampo. Sempre sul lato sinistro. Il destro lo uso solo per salire le scale sul pullman”.

Il giocatore più simpatico?Pasa: “I più simpatici sono Zanetti, nonostante l'età perchè può sembrare una persona seria ma scherza sempre. Cassano è l'altro. Quando non è stato convocato e non c'era a cena ne sentivamo la mancanza. Quelli con cui mi trovo meglio sono Guarin e Juan Jesus, magari essendo più giovani abbiamo avuto più facilità nell'approccio”.Longo: “Cassano per me è il più simpatico”.

Come si svolge la vostra giornata?Pasa: “Solitamente abbiamo l'allenamento al mattino. Quando c'è il doppio si rimane alla Pinetina a mangiare e si rientra a casa. Io abito con Benassi e la sera stavamo sempre insieme. Altrimenti si va al cinema o al biliardo. Ogni tanto andare a ballare ci sta”.Longo: “Io sono più tranquillo di lui. Allenamento alla mattina e il pomeriggio si girava per Barcellona, in maniera molto tranquilla. La sera mi piace guardare i film o andare al cinema”.

(Per Pasa) Cosa è successo quest'anno all'Inter?Pasa: “Secondo me è stata solo sfortuna perchè la maggior parte degli infortuni sono stati al ginocchio, al gomito o alla spalla che sono cose che non si possono prevedere. Lo staff medico è lo stesso di quando c'era Mourinho. E' stata solo un'annata sfortunata. Si è fatto male pure Zanetti che non si faceva male da quando iniziava a giocare...”

Sarà la Juve che vi ha fatto una macumba?Pasa: “Potrebbe essere (ride n.d.r.). Le differenze di preparazione non le conosco però perchè io non ci sono stato gli anni precedenti”.Longo: “Io l'ho fatta per due anni consecutivi invece ed è stata identica in entrambi gli anni”.

(Per Pasa) E' vero che l'Inter non ha un gioco o non siete stati in grado di farlo?Pasa: “Più che altro con le vicende che son successe era difficile avere un gioco perchè abbiamo avuto tanti infortuni quindi anche il mister ha dovuto cambiare spesso ma non perchè non riuscivamo a fare, ma perchè le necessità erano quelle. Il lavoro di Stramaccioni non si può giudicare perchè non ha potuto fare il suo gioco. Quest'anno è un dato di fatto che non c'è stato un gioco. All'inizio si cambiava spesso ma avevamo tutti i giocatori a posto e quindi non c'erano problemi”.Cosa ne pensi di Mazzarri?Pasa: “Sono curioso e al tempo stesso intimorito. E' un mister nuovo ed è la prima avventura che inizio con un mister affermato perchè Stramaccioni l'avevo già conosciuto con la Primavera quindi anche il rapporto era diverso. Sono curioso. In prima squadra il mister non può avere lo stesso rapporto con i giocatori che ha in Primavera, non sono tutti ragazzi. Però il saluto o la battuta Strama li faceva sia in Primavera che in prima squadra”.Handanovic è davvero cosi forte?Pasa: “Secondo me si, ora è uno dei migliori calciatori del mondo”.Perchè i giocatori che vanno via dall'Inter parlano male dell'Inter e solo bene di Moratti?Pasa: “Secondo me è una cosa che succede in quasi tutte le squadre. E' successo anche al Milan quando Cassano è andato via di li. Non seguo molto il calcio da questo punto di vista”.Cosa vincerà l'Inter il prossimo anno?Pasa: “Credo che l'Inter punti a fare bene il prossimo anno e a ritrovare una nuova identità. Obiettivamente non siamo i favoriti, però ci si spera sempre".

I vostri obiettivi personali per la prossima stagione?Pasa: “Il mio è quello di fare più esperienza possibile tra i professionisti. Che sia l'Inter oppure qualche altra società come ha fatto Longo. Non dipende solo da me quindi vedremo”.Longo: “Anche per me voglio giocare il più possibile e migliorare i gol rispetto all'anno scorso. Voglio crescere maggiormente come giocatore. Se mi dicessero di fare il quinto attaccante all'Inter? Io preferirei andare a giocare. E' la società che decide quindi posso anche partire da quinto ma non è detto che debba per forza ricoprire questo ruolo. Per noi giovani l'importante è giocare. Sono felice se decideranno di tenermi”.

(Per Longo) Differenze tra gioco italiano e gioco spagnolo?Longo: “Non so perchè in Serie A non ho giocato. In Spagna pensavo fosse più tecnico perchè siamo abituati a vedere Real Madrid e Barcellona, ma non è vero che è cosi. Ci sono delle squadre che giocano all'italiana. Non tutte giocano palla a terra. Per fare dei confronti non ho grande esperienza ma la cosa principale è come vivono le partite durante la settimana. Gli allenamenti dipendono dal mister. Noi l'abbiamo cambiato durante la stagione e abbiamo iniziato con uno che ci ha fatto lavorare tantissimo, mentre con l'altro non facevamo più di tanta fatica. Faceva più tattica mentre l'altro basava di più le cose sul fisico”.Devis Mangia, il tecnico dell'under 21, è davvero cosi bravo come si sente dire?Longo: “Per me si e credo lo abbia anche dimostrato. E' un mister che pretende tanto in campo. E' un rompipalle però mi piace questo tipo di mister perchè poi a livello umano è molto simpatico. Per me questo è molto importante.Il rimpianto di questa stagione?Longo: “Il rimpianto più grande è non essere riuscito a giocare contro Messi e Ronaldo. Come è arrivato il mister nuovo da titolare sono passato da titolare al non giocare. Ho fatto tre partite in tribuna fuori casa contro Real Madrid e Barcellona e in casa contro il Deportivo. Poi mi son fatto male alla spalla e non li ho neanche visti”.

Si ringrazia Manorita Ronzani per il supporto.La riproduzione anche di una parte dell'articolo è consentita solo con citazione della fonte FcInter1908.it. I trasgressori saranno puniti a norma di legge.