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E’ arrivato all’Inter grazie all’ottima operazione di mercato condotta da Piero Ausilio e si è immediatamente affermato su buoni livelli, nonostante gli infortuni lo stiano tormentando. Pablo Daniel Osvaldo è stato subito preso in considerazione da Walter Mazzarri, il tecnico toscano ha sempre stimato l’ex calciatore della Roma e proprio a causa dell’assenza di quest'ultimo, i nerazzurri si sono trovati a dover far fronte a qualche problema di troppo in fase realizzativa. Se si può affermare che l’italo-argentino non è indispensabile in materia di punti raccolti (8 quelli che l’Inter ha guadagnato con lui in campo, mentre i restanti sette sono arrivati senza il suo apporto), non si può dire lo stesso in relazione al contributo che Osvaldo sa regalare in zona gol.
L’ex attaccante giallorosso garantisce i movimenti di cui la squadra ha bisogno in questo momento. A differenza di Icardi sa arretrare tra le linee e premiare gli inserimenti dei compagni, forse non è solo un caso se (Napoli a parte) l’Inter è riuscita a portare in gol i propri centrocampisti solo quando in campo c’era Osvaldo a determinare circostanze di gioco favorevoli all’apertura di quei famosi spazi in cui, invece, spesso i nerazzurri si imbottigliano. Con Osvaldo sul terreno di gioco i nerazzurri hanno trovato la via del gol ben 11 volte, mentre sono solo 4 le reti segnate in assenza del “Rock bomber”.
Chiaro che non si possa assolutamente parlare di un’Inter Osvaldo-dipendente, ma si può affermare senza dubbio che l’italo argentino in queste settimane tormentate è stato il calciatore che più ha fatto accusare la propria mancata sul rettangolo di gioco. Con Icardi troppo lontano dalla manovra e Palacio non ancora lucido (più mentalmente che fisicamente, visto che corre come un dannato) l’ex centravanti giallorosso avrebbe probabilmente tolto le castagne dal fuoco a Walter Mazzarri in più di un’occasione.
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