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E’ vero che le partite non si vincono attraverso i moduli ma Roberto Mancini sta seriamente pensando di abbandonare, per il momento, il suo preferito e cioè il 4-2-3-1. Del resto il questo modulo ha evidenziato molti problemi legati a quattro giocatori: Podolski non è entrato nella fase scattante, Kovacic non ha saputo lavorare bene da trequartista (lo fa meglio Palacio, forse Hernanes), Guarin ha via via abbandonato la disciplina da scolaretto modello davanti alla difesa e Icardi non è Higuain. Ecco dunque la necessità di lavorare sulle alternative già peraltro viste contro il Sassuolo, dove, si è rivista la difesa a tre coi due esterni alti e in un 3-5-2 tendente al 3-4-1-2; a Baku (Qarabag-Inter), Mancini fece proprio un 3-5-2 netto, mentre a Verona contro il Chievo fu roba momentanea e a secondo tempo già molto avviato. Naturalmente il 3-5-2 che potrebbe proporre vedrebbe i tre di mezzo quasi tutti intercambiabili: Brozovic (o Medel) potrebbe fare da blocco davanti alla difesa; Hernanes (o Guarin) e Kovacic giocherebbero interni convergendo anche sulla trequarti per tendere al 3-4-1-2. In avanti, una coppia di rientranti e rapidi, Shaqiri e Palacio (naturalmente per quanto possa essere in forma il Rodrigo di oggi). La difesa a 3 è un tema che verrà proposto, magari anche stasera in progress. Ma non va dimenticato il 4-3-3 ma qui serve il miglior Podolski
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