RUBRICA – “Alla scoperta di…”: Claudiu Bumba: giovane talento, in Nazionale a 18 anni

Sesto appuntamento con la nostra rubrica “Alla scoperta di…”, il cui scopo è quello di individuare, e dunque presentarvi, giovani promesse del calcio.

E’ la volta di Claudiu Bumba, diciannovenne centrocampista offensivo della Primavera della Roma.

Il rumeno, originario di Baia Mare, ha iniziato a calciare i primi palloni nel club della sua città natale, prima di trasferirsi al Târgu Mureș. Ed è proprio con quest’ultimi che il calciatore classe ’94 debutta nel mondo del calcio: l’edordio, infatti, arriva contro la Dinamo Bucarest. Dopo la seconda giornata, però, a causa di un infortunio, è costretto a restare lontano dai campi di gioco per poco meno di un mese. Mese lunghissimo ma che, una volta terminato, regala soddisfazioni al talentuoso calciatore, con il tecnico dei gialloblù che gli regala le “chiavi” del centrocampo.

Nonostante sia un destro, Bumba viene utilizzato da sempre come esterno offensivo a sinistra e questo, naturalmente, facilita il giovane calciatore, abile a rientrare e calciare col suo piede preferito. Rapido e dotato di un gran dribbling, il rumeno conclude la sua avventura nel proprio paese con ventotto partite, impreziosite da tre gol e due assist.

Poi arriva la retrocessione. E la Roma: Claudiu “colpisce” Sabatini che non esita a rilevarlo, strappandolo all’Udinese, e regalarlo a Zeman, il quale, però, non lo utilizzerà nella sua breve avventura sulla panchina giallorossa. L’ala, così, diventa un perno nel centrocampo della Primavera, con cui ha collezionato finora ventiquattro presenze (una in Supercoppa), e trova facilmente la rete: sono otto, infatti, i gol realizzati.

Giovane ma non timido e con tanta qualità. Bumba, infatti, dopo aver giocato con la Romania U17, U19 e U21, ha debuttato anche con la nazionale maggiore all'età di diciotto anni.

Futuro promettente per l’esterno giallorosso, arrivato la scorsa estate in prestito con diritto di riscatto fissato a 750 mila euro. E il rumeno li vale tutti, anche tenendo in considerazione le spese folli al giorno d’oggi per calciatori molto meno meritevoli.