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Il Mondiale brasiliano è ormai alle porte e come di consuetudine FCINTER1908.IT dedica una rubrica speciale ai giovani interessanti che parteciperanno alla rassegna iridata. Voluttuario, secondo noi, dare spazio a stelle già affermate che la maggior parte dei tifosi già conoscono benissimo.15 puntate nelle quali conosceremo meglio alcuni ragazzi che potrebbero rivelarsi buoni affari anche in ottica Inter per il futuro, giovani promettenti perlopiù di Nazionali che hanno meno sponsor a promuoverli e meno microfoni per far sentire la loro voce.
La nostra prima puntata della rubrica Brasile 2014 - Giovani promesse parte dalla nazionale cilena. Il prescelto è Felipe Alejandro Gutiérrez Leiva.Felipe nasce a Quintero l’8 ottobre 1990, ma cresce a Lautaro, comune dell’Araucanìa che diede i natali al compianto poeta estetico Jorge Teiller e che conta molti emigrati europei giunti a cavallo delle due guerre, soprattutto da Germania e Paesi Bassi. Un segno del destino. Felipe cresce con il papà Orlando Gutiérrez Mella e la mamma, Luz Leiva. È lei che cresce i suoi figli e li porta a Quintero, dopo la separazione dal marito.
Ma è a Lautaro che Gutiérrez dà i primi calci al pallone in una scuola diretta da suo padre, la madre nonostante gli screzi col marito, intelligentemente, gli consente di continuare il suo percorso calcistico lì. Felipe poi passa al club Guacolda e poi va a Temuco, 30 km a nord di Lautaro, per giocare con il Deportes. Viene soprannominato dal padre “Guti” perché in quel periodo era molto in voga il campione omonimo del Real Madrid. Lo ammiravano in molti, ma non arriva nessuna offerta, anche perché in Cile la situazione economica difficile blinda i portafogli degli osservatori delle squadre più importanti per il settore giovanile. Passa così all’Everton Viña del Mar a 14 anni e a 17 finalmente viene notato da Alfonso Garcés, grande scopritore di talenti, che lo porta alla Universidad Católica e rivela: «Felipe lo seguivo da tempo, ma solo nel 2008 l’ho potuto portare a Santiago perché sua madre mi ha aiutato a trovare i documenti necessari dall’Everton».
Felipe non ci mette molto a farsi notare anche nella prestigiosa compagine cilena e nel 2010 vince il titolo. Ma è il 2011 il suo anno d’oro, in cui viene nominato giocatore rivelazione del torneo dal giornale Grafico de Chile e le sue prodezze gli valgono il soprannome “Iniestita”. L’anno seguente gli olandesi (ecco il destino) del Twente Enschede non ci pensano mezzo secondo e se lo portano in Eredivisie per 2,5 milioni di euro. Con la maglia rossa dei Tukkers segna il suo primo gol nei playoff dell’Europa League contro il Bursaspor. Quest’anno è stato eletto miglior giocatore del Campionato Olandese dalla stampa specializzata.
In Nazionale esordisce in un’amichevole contro Israele, ma inizialmente El loco Bielsa lo fa giocare sporadicamente, quando il selezionatore diventa Claudio Borghi la sua presenza in Nazionale invece si intensifica e segna il primo gol contro l’Argentina nel 2012. Con l’attuale ct Jorge Sampaoli le chiamate diventano sempre più frequenti, sino alla fresca convocazione al Mondiale brasiliano.
Gutiérrez è un centrocampista versatile dotato di ottima tecnica. Peculiare la sua visione di gioco, privilegia giocare molto in profondità, quando ha la palla tra i piedi riesce a creare pericoli continui. Fisicamente ancora non fortissimo, si è comunque irrobustito da quando è in Olanda.
La sua posizione preferita è quella di volante offensivo, ma la sua tecnica lo può portare anche a occupare altre posizioni del centrocampo. Sinistro naturale, è un giocatore da seguire con grande attenzione.
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