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Dejan Stankovic venerdì darà l'addio alla Nazionale in un'amichevole contro il Giappone in un'atmosfera ricca di emozione. Tutta la stampa sportiva serba celebrerà in pompa magna l'evento che sta suscitando grande partecipazione. Il leggendario capitano diventerà il recordman assoluto di presenze con la maglia della Nazionale serba. Dejan non vede l'ora che arrivi venerdì. «Non appena ho realizzato che mancava così poco il mio stomaco ha cominciato a borbottare... Difficile aspettare, non vedo l'ora! Ho parlato con persone della Federazione calcistica della Serbia, che mi hanno detto che ci saranno molte sorprese e che sarà un bel pomeriggio. Come ho detto, non vedo l'ora» ha detto Dejan ai giornalisti serbi.
Dopo questa amichevole, le aquile serbe dovranno poi giocare contro la Macedonia nell'ultimo turno di qualificazione per la Coppa del Mondo.Stankovic ha esordito in nazionale nel 1998 e ha detto che chiudere contro il Giappone è fantastico, data la bontà della nazionale asiatica, rappresenta una bellissima occasione per chiudere. Dejan è arrivato in Serbia, in compagnia del suo ex compagno di squadra Yuto Nagatomo, che subito ha notato ed espresso l'onore da Samurai di presenziare a un tale evento.
Stankovic ha detto di non essere dispiaciuto di non giocare allo stadio della Stella Rossa: «Sto dicendo addio alla nazionale serba. Allo stadio Maracanà abbiamo giocato l'80-90% delle partite casalinghe con la Nazionale della Serbia e sono ugualmente soddisfatto della scelta dello stadio KaraÄ‘orÄ‘e di Novi Sad».
Venerdì Stankovic registrerà 103 presenze per la nazionale, diventando il primatista e superando le 102 di Savo Milošević.
«Io e Savo abbiamo condiviso una priorità fino a ora. Lui è un grande amico, ci vedremo venerdì e sarà uno dei giocatori che saranno sul campo prima della partita. Il record è una bella cosa, ma è importante dire che io per la squadra nazionale ho giocato sempre con il cuore. Non importa se sono 18, 55 o 103 partite come ora, sto sempre cercando di dare tutto me stesso, a volte è stato sufficiente, a volte no».
Stankovic ricorda i momenti più belli e più difficili con la nazionale: «Delle 102 presenze, le più belle sono state il mio match di debutto e poi tutti i grandi eventi, come contro Croazia, Romania, Bosnia ... Poi ci sono stati anche momenti pessimi come le partite contro Armenia, Azerbaigian e la la sconfitta contro l'Argentina per 6-0 in occasione della Coppa del Mondo 2006. È stato un momento difficile, ma abbiamo dato tutto ed eravamo distrutti».
I giornalisti hanno poi chiesto se ci sarebbe stato qualcosa di diverso rispetto alle qualificazioni per la Coppa del Mondo se Stankovic avesse giocato dall'inizio: «Un sacco di cose sarebbero cambiate se avessi partecipato all'intera qualificazione. Tuttavia, non mi lamento affatto, io sono convinto che la mia carriera passata sia stata gratificante, sono contento delle cose che ho vinto e del resto non cambierei nulla".
Riguardo l'impiego di Nagatomo ha scherzato: «Ad essere onesti, l'Inter mi ha chiesto di non fare falli su Nagatomo nei 10-15 minuti in cui giocherò, poi continueranno da soli e potranno darsele».
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