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Strama: “La migliore Inter dell’anno, Kovacic perno del progetto. E ora…”

Eva A. Provenzano

Una reazione? E’ arrivata. E non importa il risultato finale. Difficile, complicata, impossibile, questo si diceva alla vigilia. E infatti la qualificazione lo era. La rimonta no. Perché la rimonta è arrivata, perchè l’impossibile...

Una reazione? E' arrivata. E non importa il risultato finale. Difficile, complicata, impossibile, questo si diceva alla vigilia. E infatti la qualificazione lo era. La rimonta no. Perché la rimonta è arrivata, perchè l'impossibile si materializza quando c'è di mezzo l'Inter. Dal tre a zero dell'andata, al tre a zero nerazzurro tra le mura di casa. Non basta perché ai supplementari Adebayor inciampa sulla palla e segna. Un gol beffa che chiude le speranze degli interisti e elimina la formazione di Stramaccioni dall'Europa League nonostante una partita fantastica e nonostante il gol del 4 a 1. San Siro applaude e canta di gioia. Ai microfoni di Sky, a fine gara il tecnico nerazzurro dice: 

RAMMARICO -Stasera c'è poco da dire ai miei ragazzi? Sai che clima c'è in questo momento all'Inter. Noi dobbiamo rispondere sul campo e abbiamo fatto un passo avanti dal punto di vista del gioco trovando delle certezze su cui lavoravano da tempo. Credo che l'Inter abbia giocato la migliore partita della stagione. Siamo tutti uniti e vogliamo finire alla grande questa stagione. 

LE PAROLE DI MORATTI -Se dà tranquillità il fatto che il presidente dice che non ha sentito altri allenatori? Lui è straordinario. Ieri mi ha chiamato e mi ha detto 'Pronto Lucescu' e io gli ho risposto: "Sono sempre quello di prima" (ride.ndr) e noi vogliamo solo ripagarlo sul campo. Questa serata è importante anche dal punto di vista del gioco e lo abbiamo messo in atto contro una grande avversaria. 

KOVACIC -Più continuità nel farlo giocare? Lo abbiamo voluto, è il perno del nostro centrocampo del futuro, comincia a capire cosa vogliamo, stasera da playmaker finché è stato in campo, una grande gara ha fatto. 

TATTICA -All'andata avevamo sofferto tanto e oggi abbiamo cercato di non far giocare i due centrocampisti centrali e i terzini non sono riusciti a salire perché erano preoccupati di Cassano e Palacio. Anche la squadra ha giocato senza paura e abbiamo avuto il pallino del gioco. Peccato per la qualificazione e per il gol preso su disattenzione. 

SPINTA EMOTIVA -Abbiamo pagato tante volte il dispendio di queste partite e questa la pagheremo, molti non hanno finito in condizione. Potendo continuare a lavorare su un blocco e un'idea di gioco è stato fatto un grande passo avanti. C'è un mini campionato da giocare e questa è la risposta sulla nostra unità, con tutte le critiche che arrivano è facile spaccarsi.

CERTEZZE -Mi riferisco a Kovacic perché lui è il playmaker nel centrocampo a tre e poi le due punte insieme. Ho dovuto gestire Palacio e Cassano, in questo senso lavorando su certezze che abbiamo la cosa più importante è stato vedere il gioco e ci stiamo lavorando tanto. 

PREVISIONI -Meglio se arriva un nubifragio domenica sera? Sarebbe una buona notizia (scherza).