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TachICARDIa

Ci mette i gol e anche la faccia. Mauro Icardi ha 21 anni e un sorriso che parla da solo. Ha una moglie, vive con lei e i suoi tre figli nati da una precedente relazione, e presto diventerà papà di una bimba. A dispetto delle solite prediche...

Eva A. Provenzano

Ci mette i gol e anche la faccia. Mauro Icardi ha 21 anni e un sorriso che parla da solo. Ha una moglie, vive con lei e i suoi tre figli nati da una precedente relazione, e presto diventerà papà di una bimba. A dispetto delle solite prediche ben fatte dei so tutto io di turno, l'attaccante argentino ha dimostrato non solo di non avere paura di niente, ma soprattutto di sapere esattamente ciò che vuole e ciò che deve fare per ottenerlo. Per questo ogni giorno si allena con dedizione e lo dice chi lo guida. Mazzarri ha spiegato: “In allenamento si impegna, sta migliorando sotto diversi aspetti, non ho nulla da rimproverargli. Il suo comportamento ad Appiano Gentile è perfetto”.

Maurito è il prototipo del centravanti moderno. Forte fisicamente, agile, col fiuto innato del killer da area di rigore. Quando i suoi compagni lo servono lui c’è sempre. Ha un’ottima tecnica, lavora per migliorare nello sviluppo della trama di gioco della squadra. Infine, ma non per ultimo, nonostante la giovane età, ha la personalità del leader. Ha carisma Mauro e un po’ di sana sfacciataggine.

Dopo undici giornate di Serie A ha segnato sette gol. Uno in meno di Tevez e Callejon e uno in più rispetto ad Higuain e a Di Natale. Domenica ha fatto una doppietta e ha urlato la sua rabbia. I fischi del Meazza proprio non gli piacciono e non è certo il tipo che lo nasconde, che finge che vada tutto bene. “Chi la fischia non la ama”, dice senza giri di parole. E aggiunge: “In casa dobbiamo avere i tifosi dalla nostra parte, che ci sostengono, giochiamo a San Siro e sembra che giochiamo da un'altra parte, su un altro campo”.

E non gli importa se parole del genere possono metterlo in cattiva luce, gli basta gonfiare la rete e pronunciare quella parola magica, ‘Vamos’ (che apre a ricordi straordinari) per conquistarsi gli applausi di chi in questo momento storico complicato è ancora abbastanza lucido per ascoltare il proprio battito, e capire che Icardi (e come lui Kovacic) è il futuro dell’Inter, l’azzurro del cielo che fa capolino tra le nuvole nere di un temporale (si spera lo sia) estivo.

@EvaAProvenzano