twinter

TAIDER: “Mazzarri mi voleva da due anni. Trattativa lunghissima ma l’Inter…”

Eva A. Provenzano

Ieri è stato giorno di presentazione per Saphir Taider. E il giornalista inviato di lebuteur.com ha avuto modo di parlare con il giocatore e di intervistarlo. E a lui il centrocampista nerazzurro ha detto: SUCCESSO – Come si fa a gestirlo?...

Ieri è stato giorno di presentazione per Saphir Taider. E il giornalista inviato di lebuteur.com ha avuto modo di parlare con il giocatore e di intervistarlo. E a lui il centrocampista nerazzurro ha detto:

SUCCESSO - Come si fa a gestirlo? Non parlerei di successo. E' vero che in questo periodo sta andando tutto bene, sia per la Nazionale, dove ci sono tanti giocatori importanti, sia per l'Inter, sono felice di essere qui. Tuttavia non c'è un solo scopo. Dico che piuttosto che tutto questo è il risultato di un duro lavoro. Sono un uomo appassionato, che va oltre i suoi limiti. Se sono qui, non è solo per il prestigio, per il successo, ma per giocare, per crescere e vincere. Voglio continuare a salire in alto. 

PAURA - Se ho avuto paura che la trattativa alla fine non sarebbe andata in porto? La trattativa è durata per tanto tempo e si è trascinata per settimane. Il Bologna ha rifiutato tante offerte dell'Inter che però mi ha voluto e ha fatto uno sforzo per prendermi. E poi a Bologna si sono resi conto che volevo davvero fare un salto. 

MANCHESTER - Lo United su di me? No, non ne so nulla. Almeno io non ne sono stato informato. Poi si sa le voci di mercato sono tante. A rischio di ripetermi dico che non ci sono state altre offerte economiche concrete per me. 

MAZZARRI - Il primo discorso che mi ha fatto è stato molto motivante. Mi conosce bene, mi ha detto che mi ha seguito due anni e mi ha voluto con se nella sua squadra. I suoi progetti per me? Penso che i suoi piani ruotino attorno al gruppo. Il mio progetto è quello di imparare in fretta e di impormi. Io sono qui per vincere e nel mio cuore so che l'Inter può darmi questa possibilità. Mi ha dato subito fiducia? Si, possiamo vederla in questo modo. Ho avuto l'onore di avere la sua fiducia, ma spero di non fermarmi qui. Lo dico sempre ogni cosa non è fine a se stessa e io voglio puntare in alto. 

BELFODIL - Vita più facile con un connazionale in squadra? Siamo contenti di rappresentare la comunità algerina alla Pinetina, il nostro obiettivo è quello di onorare la nostra Nazionale e i suoi tifosi. Per rispondere alla domanda, sono contento che lui ci sia, anche se il problema della lingua non si pone per me, è sempre un piacere avere un compagno di squadra un tuo connazionale, soprattutto perché noi due ci conosciamo da anni. Siamo amici ed è bello averlo con me. 

MADJER - Uno dei più grandi campioni dell'Algeria stava per firmare per l'Inter negli anni novanta? Oh, davvero (ride.ndr), non lo sapevo. A quel tempo non ero ancora nato. Medjer è una leggenda, un esempio per noi giovani. Bene, siamo felici di rappresentare il popolo algerino all'Inter. Se penso alla Nazionale? Certo ne parliamo sempre. Ma non voglio tracciare obiettivi per la Nazionale. C'è chi deve farlo al posto mio. A noi il compito di affrontare qualsiasi sfida ci si porrà davanti.