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Thohir manda un messaggio a chi lo vorrebbe proprietario dell'Inter: "Pregate perché io posso comprarla". Moratti frena che di più non si può: "Non è una cosa imminente come si legge sui giornali". Quando tutto sembrava portare ad una svolta clamorosa nella storia nerazzurra sono arrivati segnali contrari. Dalle parole del magnate indonesiano, la trattativa continua, ma il presidente sembra ancora poco convinto e la cosa potrebbe saltare da un momento all'altro.
Se la condizione è perdere tutta l'Inter non cederà, almeno così sembra. Questione di cuore, questione di famiglia, anche questione di affari. Il suo piano era un altro quando si è messo a cercare un socio, uno che lo aiutasse a riportare il suo club ancora una volta in alto e a realizzare il progetto stadio. Ha provato a schivare le pressioni che arrivavano dall'Asia dicendo che per 'San siro c'è un progetto che potrebbe diventare bellissimo' e poi riportando in pista 'ritorni di fiamma'. Si è pensato ai cinesi, ai russi, ma questo 'nuovo' interesse è reale o semplicemente un modo per tenere tutti con i piedi per terra? Il dubbio c'è. E l'attesa continua.
Quello che è chiaro è che il proprietario nerazzurro non ha gradito le uscite su Twitter dell'imprenditore che da un po' infatti non dà segni di 'interismo' sul suo profilo. Però ieri ha parlato da Giacarta: "Pregate, ma se non dovessi comprare la squadra nerazzurra risparmierei. L'affare può andare in porto oppure no. Se non dovesse andar bene mi resta sempre il Persib Bandung". Se non dovesse andare bene agli interisti, divisi tra concretezza e riconoscenza, resterebbe sempre l'Inter. Mica così male in fondo. Che di fronte ad un amore così grande, non ci sono ansie da crisi economica che tengano.
@EvaAProvenzano
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