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Presente a Lisbona per la finale di Champions, il presidente Thohir non ha perso l’occasione per parlare di Inter e del suo “amico” Moratti. Ecco alcune sue parole riportate oggi dalla Gazzetta dello Sport:
”Cambiare giocatori e allenatore non sempre è garanzia di risultati. Per costruire una grande squadra occorrono almeno due anni, com’è stato per Borussia Dortmund e Atletico Madrid. Squadra e tecnico devono stare assieme a lungo. Mazzarri? E' uno che lavora duro, giorno e notte. Pensa sempre a un percorso di crescita con i giocatori. Anche a Napoli è stato così, ma ha avuto quattro anni per farlo. L’Inter? Penso che è messa bene in campo, che le posizioni dei giocatori sono giuste, ma che segna poco e manca di velocità in contropiede. Dovremo lavorare su questo, ma non è giusto che io gli chieda già degli obiettivi senza sapere che mercato faremo. Acquisti? Intanto abbiamo una base solida. Icardi, che crescerà, e Palacio in attacco. Hernanes e Kovacic a centrocampo. Handanovic, Vidic e Juan Jesus in difesa. La prima cosa di cui abbiamo bisogno è un centrocampista difensivo forte, uno alla Davids, alla Gattuso: pressing, corsa, agonismo. In difesa dipende da come giocheremo, se a tre o a quattro. Per migliorare si deve spendere? Lo so bene. Per questo dovrò spendere correttamente: per rispettare i parametri Uefa. Sono le regole. Abbiamo cominciato a farlo, per esempio, con D’Ambrosio: bravo, giovane, italiano. Poi Vidic: è forte, viene dal Manchester e quindi ha grande esperienza, sarà utile anche per il marketing. Ma niente voci di mercato: soltanto annunci ufficiali, quando una cosa è fatta, come per Hernanes".
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