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Thohir: settimana di fuoco per risollevare l’Inter

Il clima in casa Inter non è dei più sereni e se, un comunicatore come Thohir, che fa della comunicazione un suo punto di forza sta zitto ecco che si può immaginare lo stato di tensione. Tra l’altro, il nuovo presidente, ha potuto constatare...

Riccardo Fusato

Il clima in casa Inter non è dei più sereni e se, un comunicatore come Thohir, che fa della comunicazione un suo punto di forza sta zitto ecco che si può immaginare lo stato di tensione.

Tra l’altro, il nuovo presidente, ha potuto constatare di persona, come il clima nei tifosi sia molto burrascoso e ha discuto incassare anche le critiche per l’uomo che ha scelto per la ricostruzione e cioè Fassone. Il tycoon, a fine gara, si è trattenuto per un faccia a faccia con Mazzarri e successivamente e separatamente da Moratti, ha lasciato lo stadio scuro in volto e preoccupato. Allo stato attuale, ed è un dato di fatto, in società non è cambiato ancora nulla, ma se mentre per l’aspetto tecnico si aspetterà giugno, in altri ruoli chiave del club verranno presto innestati uomini nuovi. Decisioni che Thohir non ha ancora reso operative, anche perché, in attesa di rilevare dal vecchio proprietario le garanzie bancarie, uno degli appuntamenti più delicati nella sua agenda, l’indonesiano ha faticato finora a prendere in mano la situazione. Ieri mattina, sbarcando a Malpensa anche con i membri del Cda Thomas Shreve e Isenta Hioe, era stato più sul vago: «Sono qui per una serie di incontri. Vogliamo aumentare il business e valutare le dinamiche di mercato. Situazione delicata? Nella vita, bisogna saper accettare alti e bassi».