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Vecchi: “ET vicino, telefonata di Moratti. Bona ha voglia e fame, lui e Puscas…”

Dario Di Noi

Il trionfo è anche suo, tutto suo, perchè alla primissima esperienza mister Stefano Vecchi ha riportato l’Inter a vincere l’ambito torneo di Viareggio. Al termine della finalissima col Verona, il tecnico ha raccontato le sue...

Il trionfo è anche suo, tutto suo, perchè alla primissima esperienza mister Stefano Vecchi ha riportato l'Inter a vincere l'ambito torneo di Viareggio. Al termine della finalissima col Verona, il tecnico ha raccontato le sue sensazioni nella stampa stampa dell'Arena Garibaldi di Pisa. 

"Abbiamo fatto la partita, il Verona è una buonissima squadra e non una sorpresa, lo sapevamo visto che ci hanno battuto in campionato. Abbiamo sofferto fino alla fine, ma il gol della vittoria è stato meritato, loro hanno creato molto poco,il nostro portiere di pericoli non ne ha corsi. Abbiamo subito gol su una punizione laterale da bordocampo, una situazione su cui dobbiamo lavorare. Sappiamo di soffrire in certi episodi, c'è da migliorare. Potevamo fare il 2-0 prima di subire il pareggio, la vittoria è meritata"

"Mancini? No non l'abbiamo visto prima della partita, ma sapevamo che lui e Ausilio sarebbero venuti, sappiamo che ci seguono e ci sono vicini, loro come il presidente Thohir che ci ha chiamato. Ha telefonato anche il presidente Moratti per farci i complimenti. Noi come primavera siamo solo la punta dell'iceberg del settore giovanile, siamo quelli con più visibilità. Il merito è di tutti loro e di chi lavora con i più giovani"

"I più pronti? In questo momento fare nomi non mi sembra giusto, ma lo sapete anche voi, lo avete visto anche voi. Chi ha fatto bene oggi in campo è pronto. Abbiamo vinto 7 partite, con la Roma una battaglia epica e storica, non proprio una partita di calcio, ma oggi abbiamo suggellato il trionfo con una bella vittoria"

"Con il Genk abbiamo vinto 3-1 contro una squadra forte, il risultato non rispecchiava il valore di una partita equilibrata. Dominare e giocare un bel calcio non è sempre semplice, anche su campi difficili, ma è venuta fuori la grinta, la voglia di questi ragazzi. Dagli ottavi è arrivato anche Bonazzoli, lui ci da qualcosa in più davanti, lui e Puscas sono i nostri attaccanti, gli attaccanti della Primavera, e ora hanno spiccato il volo. Con l'arrivo di Bonazzoli abbiamo fatto un salto in avanti"

"Pensavo che il Genk arrivasse in finale, abbiamo dimostrato di essere competitivi. Ho rivisto alcuni ragazzi tornare in palla. Per vincere ci vuole anche un pizzico di fortuna, che abbiamo avuto credo solo sul gol di Steffè con la Roma. Ma poi se vinci 4-0 vuol dire che hai meritato"

"All'Inter abbiamo trovato una squadra forte, siamo stati bravi a lavorare sul gruppo. Tanti ragazzi sono andati a giocare in prima, sia con Mazzarri che con Mancini è successo qualche volta per necessità, ma spesso quest'anno è accaduto per meito. Bonazzoli e Puscas se sono dove sono ora è perche lo hanno meritato, Puscas ha giocato da titolare a Napoli al posto di Podolski, giocando una gran gara. Ovvio, c'è un gap notevole tra loro e i giocatori di prima squadra, una differenza piuttosto evidente, lo vediamo anche quando facciamo amichevoli. Poi ci devono mettere molto del loro, Puscas lo ha fatto ed è arrivato, Bonazzoli pure, perchè ci ha messo voglia e fame"

"Imposizioni tattiche dalla prima squadra? No, non lavoriamo tatticamente come la prima squadra, perche Mazzarri in estate pensava di giocare sia a 3 che a 4, senza un modulo o un'idea ben definita. Abbiamo sempre giocato seguendo il modulo migliore e ideale per noi. Anche con Mancini no, nessuna imposizione, perchè anche lui sta alternando vari moduli e non mi ha chiesto nulla di particolare. Magari la prossima stagione lo farà, ora no. Con Mancini sempre in contatto, siamo sempre ad Appiano Gentile con loro"