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Wes e il pres, ‘na tazzulella ‘e cafè’. E adesso è ora di andare…

Un caffè per completare il pranzo della domenica. “L’ho pagato io“, dice sorridendo Wesley Sneijder. Già, ma lo stipendio lo paga lui: Massimo Moratti. I due si sono incontrati in un locale che si trova vicino...

Eva A. Provenzano

Un caffè per completare il pranzo della domenica. "L'ho pagato io", dice sorridendo Wesley Sneijder. Già, ma lo stipendio lo paga lui: Massimo Moratti. I due si sono incontrati in un locale che si trova vicino all'appartamento dell'olandese, una chiacchierata davanti a 'na tazzulella 'e cafè', un incontro durato più o meno un'ora per capire "se si poteva andare verso una certa direzione e a quanto pare si".

La direzione per il presidente è la Turchia, ma Wes anche se era già sicuro, ha preferito non dirlo: "Io sto bene a Milano. Tra poco potrò dire se sono stato bene qui o se starò ancora bene qui, ci sono due opzioni". Aveva parlato di spiraglio quindi. Dopotutto anche il suo datore di lavoro lo aveva detto poco prima.

E sembra pace fatta, anzi non c'è mai stata una guerra: "Soprattutto da un punto di vista personale", ci tiene a precisare il numero uno di Corso Vittorio Emanuele. E' andato proprio lui a parlare con il trequartista (una pratica quasi insolita), lo ha fatto perché forse serviva lasciarsi in maniera giusta.

Nelle scorse settimane il giocatore si era sentito sotto pressione quando si era sentito dire: "Meglio se ci fa sapere" e aveva tuonato: "Mi prenderò tutto il tempo che serve per decidere del mio futuro, non è una cosa da poco". E quando al patron nerazzurro avevano detto: "Il suo calciatore dice che lei gli mette fretta...", il pres aveva risposto con un sorriso: "Dice questo? E va bene...".

Wes e il pres. La decisione c'è già e il chiarimento che serviva è arrivato. Manca poco. E l'ultimo malinconico capitolo di questa storia sarà ufficialmente scritto.