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Zanetti: “Madrid emozione unica. Mou? Vicino durante l’infortunio. Con il Bologna…”

Daniele Vitiello

L’appartenza conta più della provenienza. Javier Zanetti ha l’Inter nel cuore ed è questo il vero segreto della sua straordinaria carriera. La voglia di tornare a macinare chilometri e regalare emozioni ai tifosi della Beneamata ha...

L'appartenza conta più della provenienza. Javier Zanetti ha l'Inter nel cuore ed è questo il vero segreto della sua straordinaria carriera. La voglia di tornare a macinare chilometri e regalare emozioni ai tifosi della Beneamata ha prevalso sull'infortunio al tendine d'Achille, che in molti altri casi avrebbe costretto comuni mortali ad appendere le scarpette al chiodo, vista la carta d'identità. Ai microfoni di TikiTaka, Pupi ha raccontato la gioia del rientro con il Livorno: "E' stata una notte di grande emozione. Dopo tutto questo tempo fuori dal campo, desideravo e sognavo una serata così ed è finita con un importante risultato per noi, con tutto l'amore e l'affetto dei tifosi, del presidente e dei miei compagni".

INFORTUNIO -"Bisogna pensare subito a riprendersi e fare di tutto per tornare e rendersi utile quando viene chiamato in causa. Subito dopo l'intervento mi ero promesso di fare almeno un'altra partita davanti i miei tifosi e non posso che essere contento".

MORATTI -"C'è stato un grandissimo abbraccio fra noi due, abbiamo un rapporto umano bellissimo, che va al di là del rapporto fra capitano e presidente. Entrambi abbiamo vissuto una serata molto emozionante".

INDONESIANO - "E' un po' difficile impararlo (sorride), ma spero di continuare a far parte di questa famiglia"

MAZZARRI -"E' uno tosto, con delle idee molto chiare. In questo primo periodo si vede come la squadra lo segue".

PRESENTAZIONE -"Giacca brutta? Si portavano all'epoca, poi i tempi sono cambiati. Rambert era quello forte, io ero uno sconosciuto, arrivato qui per provare un'avventura in una squadra importante come l'Inter".

MADRID -  "Una notte indimenticabile per tutti gli interisti. Inseguivo questa Coppa da tantissimo tempo e avere il privilegio di indossare la fascia da capitano e poterla alzare alla settecentesima presenza è stata un'emozione unica, rimarrà nella storia".

MOURINHO -"Rimane un amico, una persona con la quale abbiamo condiviso tanti momenti belli. E' stato molto vicino nel momento del mio infortunio. Non ci siamo visti, ma il nostro legame continuerà sempre".

TEVEZ/HIGUAIN -"Due campioni con caratteristiche diverse. Higuain vede la porta come pochi, mentre Carlitos può inventare qualcosa in qualsiasi momento".

MONDIALE -"Sarebbe fantastico vincerlo in Brasile. La rivalità calcistica è fortissima e per noi argentini questa possibilità è una cosa da sogno, speriamo di realizzarla".

BOLOGNA - "Titolare? No! Ho grande rispetto per il lavoro che stanno facendo i miei compagni. La cosa più importante è rendermi utile per la squadra, il mister lo sa. Voglio aiutare i miei compagni in ogni momento".