Vent’anni sempre dalla stessa parte. Fascia da Capitano tatuata sul braccia, il numero 4 e quella maglia nerazzurra vissuta come una seconda pelle. In questi giorni con Koch Media, esce il dvd sulla sua vita e arriva nelle case, arricchito da contenuti extra. Javier Zanetti, vice presidente, si racconta a GQ
twinter
Zanetti: “Momenti più belli? Due notti, la prima a Parigi. Icardi deve soltanto…”
Vent’anni sempre dalla stessa parte. Fascia da Capitano tatuata sul braccia, il numero 4 e quella maglia nerazzurra vissuta come una seconda pelle. In questi giorni con Koch Media, esce il dvd sulla sua vita e arriva nelle case, arricchito da...
GIORNO PIU' BELLO - “Mi scorrono subito davanti agli occhi le immagini del trionfo in Coppa Uefa a Parigi contro la Lazio. Ebbi anche la fortuna di fare gol. E poi la partita del rientro dopo l’infortunio, l’unico davvero grave della mia vita. Avevo promesso a me stesso e a tutti che non avrei chiuso la carriera uscendo dal campo su una barella”.
SI PARLA DI TUTTO - “Giuro: tutta la mia vita è lì dentro. Ci sono immagini splendide della mia Argentina, gli inizi, il mio arrivo a Milano, il meglio e il peggio delle stagioni in nerazzurro”.
MOMENTO EMOZIONANTE - “Quando parla mio padre. Racconta con il cuore in mano, sento i suoi sentimenti”.
PENSATO DI TORNARE? - “No, è stata una decisione ponderata, maturata molto tempo prima dell’addio ufficiale. Era arrivato il momento di smettere e mettermi a disposizione dell’Inter in un altro modo. La società mi ha aperto le porte. Sono stato fortunato”.
NUOVA INTER - “Non esistono squadre simili ad altre. Questa è sicuramente molto solida e vende cara la pelle. Aspetti fondamentali se si vuole lottare per lo scudetto”.
SCUDETTO - “A Napoli è arrivata una prima certezza: l’Inter ci tiene a combattere fino alla fine. Speriamo arrivi qualcosa di bello”.
JUVENTUS - “Fondamentalmente non è mai uscita. Era facile immaginare che si sarebbe riportata a contatto. Ha un ottimo organico. Lotterà con noi e altre squadre, fino alla fine, per lo scudetto”.
ICARDI CAPITANO - “Credo che ognuno debba fare il suo percorso. Ora tocca a Muaro. Quando venne il mio momento la presi come una bellissima responsabilità, ma i primi tempi non furono semplici. L’importante è essere se stessi. Il rispetto si guadagna così”.
SCARPINI AL CHIODO - “Mi alleno quotidianamente e gioco con i miei amici. Grazie a Francesco Toldo ho anche l’occasione di scendere in campo nelle partite di Inter Foverer”.
IN CAMPO ALLA PINETINA - “Non mi è ancora successo di calciare di nuovo su quei campi. Magari, chissà, ci sarà occasione in futuro”.
FONDAZIONE PUPI - “Abbiamo grandi idee e speriamo di continuare sulla strada intrapresa quasi quindici anni fa. Attualmente portiamo avanti tredici progetti e a Natale, come ogni anno, organizzeremo una partita in Argentina per sostenere il lavoro della Fondazione”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA