ZANETTI: “Moratti mai calcolatore, ora fa grande l’Inter con Thohir. E quella volta…”

E' giusto che a raccontare le impressioni della squadra dopo la visita di Moratti, nel primo giorno dell'era Thohir, sia Capitan Zanetti. Questo il racconto dell'argentino a Sky: "Credo che il nostro presidente si senta e rimane. Lui stesso ha detto che lascia l'Inter in buone mani. Credo abbia individuato in queste persone qualità importanti per far sì che questa società continui ad essere molto importante. Andranno avanti per il bene dell'Inter. Ci siamo salutati e c'ha detto che non cambia niente. Cambia che il nostro presidente sarà affiancato da un gruppo di persone che aprirà uno sviluppo che può essere importante".

MORATTI PRESIDENTE - "Ancora non si sa, la mia sensazione è che lui rimane con la sua quota. E questo è importante. Lui ci tiene con tutti i sentimenti che lui ha verso questi colori".

RAPPORTO SPECIALE - "Non parlerei di un rapporto capitano-presidente. Per fortuna il mio rapporto va al di là. E' un rapporto umano che va avanti da tanti anni con la sua famiglia. E' sempre stato un presidente con tanti sentimenti, tanto cuore. Non è mai stato un calcolatore. Tutto quello che ha fatto l'ha fatto provando sentimenti veri. Nel mondo del calcio di oggi non si trovano persone così".

LA PRESENTAZIONE - "Ricordo che c'era una pioggia pazzesca e dopo la presentazione sono andato nell'ufficio di Moratti e già lì ho conosciuto una grandissima persona. Non pensavo di rimanere tanti anni al suo fianco. Era una grande sfida e adesso posso dire che sono fiero di essere diventato una bandiera e il capitano della sua presidenza".

LA FOTO ABBRACCIATI - "Un'immagine che quando la guardo mi commuovo perché il nostro è un legame molto forte. Mi stava spiegando come stavano andando le cose e io gli ho ribadito che sarò sempre a disposizione di questa grande società".

ANEDDOTO - "All'inizio, con Zamorano, Simeone e Colonnese andammo a Forte dei Marmi in spiaggia. C'era un campetto di beach volley. Giochiamo la partita e vediamo arrivare il nostro presidente con i figli e ci siamo messi a giocare lì, la famiglia del presidente con noi e siamo rimasti in spiaggia fino a tardi. Poi c'ha invitato a cena a casa sua e vediamo Milly che fa tre tipi di pasta. E rimaniamo fino a tardi a parlare di calcio, una serata d'estate, una serata splendida. Erano bei tempi"