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Zanetti:”Gioco un altro anno. Il ruolo? deciderà  Moratti. Su Alvarez…”

In un’intervista alla Gazzetta delo Sport, e alla soglia dei suoi 40anni, il capitano dell’Inter, Javier Zanetti, ha parlato del mondo Inter e del suo futuro da dirigente: “Arrivai all’Inter con Rambert,  nell’estate...

Riccardo Fusato

In un'intervista alla Gazzetta delo Sport, e alla soglia dei suoi 40anni, il capitano dell'Inter, Javier Zanetti, ha parlato del mondo Inter e del suo futuro da dirigente:

"Arrivai all'Inter con Rambert,  nell'estate del 1995. Avevo un sacchetto di plastica con dentro due scarpe, non mi sareri mai aspettato di diventare capitano dell'Inter. Rambert? So che l’anno scorso era il vice di Ramon Diaz, che però adesso al River si è portato il figlio: no, cosa faccia ora Rambert non saprei. Diciotto anni di Inter? Pensi, quando compì l amagiore età, feci una grigliata a casa, con degli amici. Quel giorno non mi allenai: uno dei pochi giorni della mia vita di calciatore senza allenarmi. L'anno prossimo dono quaranta? Ho iniziato da poco a provare ad immaginarla e credo che sarà un momento stupendo: avrò tre figli a festeggiare con me, saremo a Como che è "il nostro posto nel mondo", come lo chiama mia moglie Paula, e sarò felice anche perché starò ancora giocando nell’Inter. Ebbene si ho deciso, èmia intenzione e credo sia anche quella dell’Inter: tutto va in questa direzione. Quando ho deciso? Non è stata una cosa di un giorno, ma è successo nel periodo delle dieci vittorie consecutive. Mi veniva da chiedermi spesso: "Ma perché non continuare, se pensi di poter dare ancora una mano a prescindere da quanto giochi"?. Devo mettere nel cassetto la targhetta da dirigente? Non esiste già nessuna targhetta e, nel caso, credo sia più facile che quella stanza sarà alla Pinetina, piuttosto che in sede. Qualunque cosa farò, vorrei stare il più vicino possibile alla squadra e poi magari rappresentare la società in appuntamenti particolari. Tanto con Luis Figo non c’è pericolo di pestarsi i piedi. Vice presidente? Bisogna chiederlo a Moratti. Ci parlo? Meno di quanto si pensi: capita se viene alla Pinetina, o se devo parlargli per qualche esigenza personale o di squadra. Ma non sta scritto da nessuna parte che siccome uno è capitano deve parlare tutti i giorni con il presidente, o deve essere consultato per questioni di mercato. Qualche volta è successo certo, ma ho solo dato qualche parere, soprattutto se si trattava di connazionali: anche qui, molto meno di quanto si pensa. Anche su Alvarez? «Ricky secondo me non ha deluso: ha fatto fatica a trovare continuità. Avesse potuto giocare dieci partite di seguito, oggi di lui diremmo altre cose. Purtroppo si è infortunato spesso, ma non dite che è molle: vuole sempre la palla e anche se San Siro non è uno stadio facile, non ha mai avuto paura di continuare a chiederla. Può andare in prestito? Io credo che a fine gennaio sarà ancora con noi, poi a fine stagione si tireranno le somme.