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Zdenek Zeman lancia la sfida all'Inter. Il tecnico boemo non si sente già battuto e carica a testa bassa nonostante l'ultimo posto in classifica: «Noi possiamo solo lavorare per cercare di fare meglio delle ultime due partite. Per me la squadra può giocare bene, anche se abbiamo perso due partite in casa che non erano da perdere. A San Siro sono andato sempre per giocarmela, vediamo se sa farlo anche questa squadra. Per ora abbiamo problemi in fase offensiva. Tranne a Roma abbiamo sempre creato tanto ma se non butti la palla dentro non puoi vincere.
Fortuna e sfortuna? Forse anche quello ma certo non solo: dobbiamo imparare. Ibarbo ad esempio potrebbe fare tanti gol ma deve trovare la mentalità giusta per diventare attaccante vero. Mercoledì ha fatto un paio di cavalcate lunghe che non hanno portato a niente. Contro il Torino avremmo potuto raddoppiare e abbiamo subìto poco, due tiri e su calci piazzati. Perciò dico che la difesa non mi sta dispiacendo, ma è ancora da affinare il passaggio dalla fase difensiva a quella offensiva. A volte i ragazzi pensano troppo a quello che stanno facendo e si bloccano. La rosa è buona e ha delle qualità, io ci credo.
Sau e Longo? Entrambi amano giocare al centro. Per quanto riguarda Marco, è attaccante da ultimi 16 metri ma se non gli portiamo il pallone lì può fare poco. Joao Pedro? Ha delle qualità ma è con noi da poco e per ora vuole fare tutto ma deve inserirsi negli schemi. Per i movimenti fra le linee sto cercando di far diventare Capello un centrocampista: da mezza punta ha tempi di inserimento molto buoni. Domani non ci sarà Conti, mancherà la sua esperienza ma una squadra non è fatta di un giocatore solo. Kovacic? Ha grandi numeri e quest'anno sta facendo meglio della scorsa stagione, si è ambientato».
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