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I numeri nel calcio contano relativamente ma a volte fanno pensare. E’ il caso dei pareggi dell’Inter e della similitudine con la pareggiate che afflisse Mancini nella stagione 2004/2005. In quella stagione, dopo 26 giornate i pareggi furono addirittura 16 16, di cui 12 (7 consecutivi) nelle prime 15 giornate. La sua Inter aveva due punti in più (43): una vittoria in meno (9 a 10) con identico rendimento a San Siro (24 punti: 6 vittorie, 6 pareggi e una sconfitta), ma appena una sconfitta, contro le cinque di Mazzarri. E’ questa è la prima differenza che salta all’occhio: nove anni fa la squadra chiuse il campionato con due sconfitte e appena una in trasferta, dove invece l’Inter di oggi è già caduta quattro volte.
Altro dato: l’attacco. Non ci sono grandi differenze tra le due Inter a questo punto del campionato e cioè, né di giocatori a segno (12 con Mazzarri, 9 con Mancini) né soprattutto di contributo pagato alla sfortuna (11 legni a 12), le disparità che più tormentano il tecnico attuale sono due. Il numero di rigori a favore: zero contro cinque. E il contributo degli attaccanti: Mancini aveva avuto 14 gol da Adriano, 10 da Vieri e 8 da Martins (più 3 di Recoba), mentre Mazzarri è fermo agli 11 di Palacio (più 3 di Icardi e 2 di Milito). Per non sfigurare nel totale delle reti (43 contro 47) si è dovuto far aiutare dai difensori: cinque a segno, contro i due del Mancio .
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