FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Di Caro (GdS): “Inter-Modric come CR7-Juve, ecco le analogie. Vidal? Ausilio da applausi”

L'analisi del vice-direttore de La Gazzetta dello Sport

Matteo Pifferi

Andrea Di Caro, vicedirettore de La Gazzetta dello Sport, ha svelato, nell'edizione odierna de la Rosea, i motivi per i quali si possa credere ad un'operazione Modric-Inter:

"Anche per Cristiano Ronaldo alla Juve all'inizio si era detto: è impossibile. E giù a cascata tutte le logiche motivazioni. Sappiamo come è finita. Ora la storia sembra ripetersi: e il colpo pare ancora più impossibile. Perché sarebbe il secondo super campione che lascia il Real Madrid per il nostro campionato. E in più l'operazione non contemplerebbe neanche un immediato ricco esborso (come è avvenuto per i 100 milioni di Cr7), ma una formula meno glamour e molto più vantaggiosa: prestito oneroso con successivo riscatto".

SOLDI - "Il poco spazio di manovra economica fa sì che l’Inter al momento non possa presentarsi a bussare al Real per intavolare una trattativa a colpi di milioni, ma come nel caso di Ronaldo ha un’arma che può essere ancora più decisiva dei soldi: la volontà del giocatore, la sua voglia di trasferirsi a Milano. Perché è questa la vera novità: non è l’Inter che ha cercato Modric (chi non vorrebbe un giocatore impossibile?), ma è Modric ad aver cercato l’Inter. Come nel caso Cancelo-Ronaldo, galeotto è stato il ruolo degli agenti di Vrsaljko, gli stessi di Modric: «Perché non prendete anche lui?». La risposta è stata scontata: «Magari, ma queste sono le nostre disponibilità, se convincete il Real, noi siamo qui». Tante le analogie con l’operazione Cr7: anche l’Inter non sta trattando con il Real, aspetta che sia il giocatore a trovare col club la sua – complicata – via d’uscita. Sui motivi che possono spingere Modric a lasciare Madrid (dalla voglia di un fine carriera in un altro campionato, a ritrovare compagni di nazionale, ad avere un contratto più lungo, a questioni più prosaiche di diversa tassazione fino al fascino che l’Inter ha per la sua storia) spieghiamo in altre pagine. Come per gli inizi dell’affare Ronaldo, è giusto ricordare che l'affare resta difficile, e se non dovesse andare in porto nulla si potrebbe rimproverare all’Inter: semmai va rimarcato come la costruzione della squadra stia diventando tassello dopo tassello un vero capolavoro a livello tecnico e finanziario".

AUSILIO - "L’estate dei dirigenti nerazzurri, con in testa il d.s. Piero Ausilio, partita col fardello di dover produrre 45 milioni di plusvalenze, è diventata acquisto dopo acquisto sempre più entusiasmante. Vale la pena ricordare la lista: Lautaro, De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Politano, Salcedo, Vrsaljko... A questi nomi, prima della suggestione-sogno-possibilità Modric si stava per aggiungere un ultimo grande colpo, che resta ancora il più probabile, quello di Arturo Vidal. Anche in questo caso l’operazione portata avanti da Ausilio col Bayern è da applausi: 20 milioni e solita formula, prestito con diritto di riscatto. Se non venisse Modric e arrivasse lui, sarebbe stato come puntare alla luna e finire tra le stelle. E non è da escludere neanche un terzo nome a sorpresa. Il d.s. nerazzurro ha costruito l’instant team pronto per vincere subito che voleva Spalletti. Lo ha fatto gettando «fiches» su tanti tavoli, impostando trattative, arrivando spesso prima degli altri. Come nel caso di Malcom, il gioiello strappato dal Barcellona alla Roma sul filo di lana, che l’Inter aveva provato a prendere a marzo con la solita formula: 10 milioni piu 30 l’anno dopo. No del Bordeaux. Perché non sempre è facile chiudere accordi così. Figurarsi se il nome non è quello di un giovane talento, ma del miglior giocatore del Mondiale appena concluso. Un sogno, un’operazione impossibile. Proprio come lo era Cr7...".

tutte le notizie di