Numeri impressionanti quelli di Roma e Inter. Vedere in una partita di Serie A 36 conclusioni verso la porta è davvero un’anomalia. Sono state 19 quelle della Roma e 17 quelle dell’Inter, a testimoniare che le azioni sono sempre state ribaltate immediatamente e poche volte il gioco è ristagnato in mezzo al campo. Palla larga, quasi sempre su Salah che ha stazionato sul settore destro, e fuga sulla corsia: questo è stato lo schema principale. L’Inter, di fronte a questa mossa elementare, non ha saputo opporsi: il terzino sinistro (Santon) è stato regolarmente saltato, in velocità o in dribbling, e il centrale di sinistra, cioè Murillo, non è uscito dalla sua tana con i tempi giusti per la chiusura. Ovvio che l’intero sistema difensivo sia andato in tilt e abbia concesso tante occasioni di tiro agli avversari. Ma anche i nerazzurri si sono affacciati spesso dalle parti di Szczesny, e sapete perché? Una volta che i centrocampisti o gli esterni hanno vinto i duelli con i rispettivi avversari, e quindi hanno creato la superiorità numerica, si sono presentati vicino all’area giallorossa. Se l’atteggiamento difensivo della Roma fosse stato «di gruppo», magari con movimenti preventivi che anticipavano le giocate nerazzurre, probabilmente la squadra di Spalletti avrebbe rischiato di meno.
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36 conclusioni in porta. Numeri da record in Roma-Inter. I nerazzurri…
Numeri pazzeschi quelli tra giallorossi e nerazzurri
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