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Manca poco più di un giorno a Juve-Inter, big-match del weekend che potrebbe significare molto in chiave scudetto. La Gazzetta dello Sport individua tre nomi nerazzurri che potrebbero risultare decisivi:
"Si è detto delle prevedibili pressioni juventine su De Vrij e Brozovic, i primi tessitori del giro-palla nerazzurro. L’Inter come può uscirne? È un problema, anzi il problema di cui soffre la squadra di Conte dal momento in cui si è infortunato Stefano Sensi, il centrocampista che sapeva offrirsi come terza sponda e che con la sua tecnica permetteva all’Inter di filare via palla a terra. De Vrij e Brozovic avranno come interlocutori Vecino e Barella, non proprio due palleggiatori, e forse ricorreranno ai lanci per Lukaku o ai cambi di gioco sulle fasce.
VECINO- "La stazza di Vecino e la sua propensione agli inserimenti in attacco. Conte dovrebbe partire con la sua classica mediana a tre, ma l’uruguaiano ha una dote neppure troppo nascosta, sa travestirsi da attaccante aggiunto. Lo fa molto bene sulle palle inattive, dove impone la sua attitudine al colpo di testa, e lo fa con le incursioni in area, al traino dell’azione, come dimostra la sua rete nell’ultimo derby".
ERIKSEN - "Se Vecino non sostenesse Lukaku e Martinez e ci fosse bisogno di risalire, Conte avrebbe in panchina la carta jolly. Christian Eriksen. Usiamo il condizionale perché non escludiamo a priori che l’allenatore possa sorprendere e calare subito l’asso. Eriksen ha le caratteristiche del trequartista che può aprire crepe nella Juve di oggi, specie nel caso in cui Pjanic venisse confermato: tecnica, visione, talento per l’assist, gran tiro. Per lui Conte ha provato il 4-4-2: Eriksen falso esterno sinistro, libero di “svolazzare” sulla trequarti. Sarà libero di farlo?".
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