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L’Inter cambia vestito, alla ricerca di se stessa. Quella di Verona è una versione da cancellare, una lezione da imparare. 90 minuti sono bastati a De Boer per capire che nulla può essere affidato all’improvvisazione nel nostro calcio. Qui, di Maran, se ne incroceranno altri, e il risultato non potrà più essere lo stesso visto al Bentegodi.
Perciò, il tecnico olandese e il suo staff stanno improntando il loro lavoro su qualcosa di diverso. Ieri la squadra è stata torchiata con una doppia seduta di allenamento. Verona ha certificato pure la necessità di un rabbocco di preparazione che ha risentito dei travagli manciniani. Prima corsa e sudore, poi spazio alla tattica. Scrive Tuttosport: "Il tecnico è ripartito da quanto concordato con i dirigenti sempre nel day after post Chievo: accantonata (per sempre, con tanto di... diktat societario) la difesa a tre, nelle prove tattiche - tenutesi sotto gli occhi del vicepresidente Zanetti -, si è rivisto il sistema di gioco “variabile” dettato dalla posizione di Banega che, a seconda del suo collocamento a centrocampo, favorisce il cambio tra 4-3-3 e 4-2-3-1. La settimana ulteriore di allenamenti dovrebbe aiutare pure la condizione fisica: obiettivo sarà vedere con il Palermo almeno per un’ora l’Inter che ha in mente De Boer. Un’Inter che garantisca pressing alto per riconquistare palla già dalla trequarti avversaria, possesso palla funzionale alla fase offensiva e quell’intraprendenza del tutto mancata a Verona dove non si è vista, nonostante i tanti solisti messi in campo, una giocata degna di nota per coraggio e genialità".
Insomma, contro il Palermo si spera di vedere tutt’altra Inter. Le novità dovrebbero essere più o meno tre: innanzitutto Banega come centro di gravità, attorno al quale far girare l’intera squadra. Geometrie e profondità saranno compiti suoi, magari a sfruttare la velocità di Perisic, provato tra i titolari al posto di Candreva. Entrambi non sono al massimo della condizione, ed è facile pensare che fra i due possa esserci una staffetta, con Eder pronto a giostrare a destra e a sinistra sulla linea degli attaccanti; la seconda novità riguarderà la difesa, punto critico dalle parti di Verona: tornerà la linea a 4 e tornerà Jeison Murillo; infine, la terza sorpresa porta a Davide Santon, che De Boer ha deciso di riabilitare. L’olandese lo ha piazzato a sinistra, nel suo ruolo prediletto, con Nagatomo sistemato sulla destra. De Boer ci crede, la speranza è quella di rivedere, se non il giocatore che aveva meravigliato tutti con Mourinho, quanto meno il solido titolare visto con Mancini dopo il suo ritorno da Newcastle.
(Tuttosport)
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