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A stretto contatto con il gruppo Inter. La Gds racconta che…

Interessante reportage, quello di Luca Taidelli, inviato della Gazzetta dello Sport, sulla vita e le abitudini della squadra nella tournee americana.Storie simpatiche e retroscena curiosi, che non si possono immaginare, se non vivendo a stretto...

Riccardo Fusato

Interessante reportage, quello di Luca Taidelli, inviato della Gazzetta dello Sport, sulla vita e le abitudini della squadra nella tournee americana.Storie simpatiche e retroscena curiosi, che non si possono immaginare, se non vivendo a stretto contatto con il gruppo, anche per via, dei continui voli di spostamento. Ed ecco allora che si viene a scoprire, come, davanti ad un volo di 5 ore c’è chi cerca di approfittare del charter messo a disposizione dall’organizzazione per prendersi una fila da tre e allungare le gambe e chi preferisce condividere. Anche per giocare a carte, come i pennelloni Handanovic e Kuzmanovic, che «smazzano» per tutto il volo dove c’è l’uscita d’emergenza. Sono tanti i segnali positivi che emergono da questo gruppo; ed ecco allora che si scopre che anche il para-rigori Carrizzo che col suo vocione da cantante soul scherza col finto timido Botta e poi viene raggiunto da Schelotto, Silvestre e Icardi, sa essere simpatico.  Si vola di pomeriggio, quindi zero sonno e allora ci sta anche un po’ di musica. Il dj lo fa Maurito, che piazza un altoparlante e diffonde salsa e reggaeton. Gli altri? C’è chi legge (Kovacic anche nella semi oscurità...), chi gioca alla play, chi schiaccia un pisolino, chi scherza con gli unici compagni che possono capirlo (M’Vila parla solo francese, lo aiutano Mbaye e Taider). Stravincono musica e film, con gli immancabili cuffioni. Vidic si limita agli auricolari. La particolarità è che il serbo mette in fila due film in italiano (con sottotitoli in inglese) per accelerare l’inserimento nella nuova realtà. Giocatore e uomo di spessore, come conferma quando ridendo ci racconta delle differenze rispetto all’Inghilterra e quasi si rammarica per i tanti compagni di lingua slava: «Così l’istinto è quello di comunicare nel nostro idioma, però rischio di imparare meno in fretta il vostro». Chapeau e buona visione.