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Essere obiettivi a volte riesce difficile per molti giornalisti, per Tuttosport è esercizio improbo e il nuovo acquisto nerazzurro Geoffrey Kondogbia viene messo al centro di un articolo dal titolo eloquente "Alla ricerca del Kondogbia perduto". Sì, perduto. Nel pezzo si legge: «E se fossero 38 milioni di dubbi, invece che di euro? No, troppo semplice e troppo ingiusto rifugiarsi in un banale gioco di parole per spiegare che cosa stia attraversando Geoffrey Kondogbia, l’acquisto più oneroso e più clamoroso del mercato estivo. Anche nel derby vincente, l’entusiasmo per una vittoria importante non è riuscita a nascondere le perplessità relative alla prestazione del francese, la cui valutazione non ha raggiunto la sufficienza. Questione di condizione? Questione di forma? Questione di condizione fiscia? Questione di utilizzo tattico? Proviamo a cercare il modo per restituire all’Inter il vero Kondogbia... Inutile girare tanto attorno alla questione: il problema di Kondogbia è sicuramente ed esclusivamente di ordine tattico. E per due motivi: perché si sa che in Italia c’è molta più tattica che altrove. E perché a Monaco, il francese era abituato a giocare con un modulo diverso, che evidentemente serviva ad esaltarne le qualità. Passare dunque dal centrocampo a due del Principato al centrocampo a tre di Mancini, ha provocato un’involuzione, fermo restando che è noto come i giocatori che arrivano dalla Francia abbiano bisogno di ambientarsi. Platini insegna...».
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