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Questa mattina, nella sede della Gazzetta dello Sport, viene assegnata la nona edizione del premio “Il bello del calcio”, intitolato alla memoria di Giacinto Facchetti, ex capitano dell'Inter e della Nazionale Italiana. Sarà premiato il capitano della Roma, Francesco Totti. In sala sono presenti le istituzioni del calcio. Per il Milan c'è Galliani, per l'Inter il dg Fassone: i due si sono stretti la mano e hanno posato davanti agli obiettivi dei fotografi. Ci sono tra gli altri Marotta (seduto a fianco del dg della società nerazzurra) e Lotito. C'è anche la signora Milly, la moglie del presidente Moratti. Andrea Monti, il direttore dalla sala Buzzati spiega che il giornale sportivo avrà una nuova veste grafica, nuovi contenuti, poi presenta gli ospiti dell'evento intitolato a 'Giacinto Magno'. Sul palco sono saliti Gianfelice Facchetti, figlio dell'ex giocatore e presidente nerazzurro, Giovanni Malagò presidente del Coni. Sullo schermo intanto passano immagini che ricordano, dentro e fuori dal campo, il numero 3 (per sempre) dell'Inter.
"Giacinto è stato un esempio di forza fuori e dentro il campo. Nessuno è perfetto, tutti hanno uno scatto e una caduta, ma la capacità con cui si rialza e la capacità di essere un esempio è il bello del calcio e questo cerchiamo di individuare con questo premio. Totti è un giocatore attaccato alla maglia della Roma e della Nazionale e per questo Gianfelice ha proposto lui", dice Monti.
"Quando ci siamo dati appuntamento per decidere era il giorno dei vent'anni del primo gol di Totti. Oltre all'attaccamento dei colori c'è la dedizione mistica ed infantile al calcio che fa in modo che stupisca ancora in tutto il mondo", spiega Gianfelice che poi spiega le motivazioni del premio:
"A 20 anni dal primo gol conserva ancora la purezza dei più piccoli. Giallorosso profumo di Roma, Azzurro fraganza di Italia. Apprezzato in ogni stadio. La sua storia con il dieci sulle spalle ci fa pensare che la bellezza del calcio non finirà mai".
Il capitano della Roma Francesco Totti sale sul palco e risponde alle domande dei giornalisti:
- Tuo figlio giocherà a calcio come te?
Ringrazio la famiglia Facchetti per questo premio. Mio figlio è ancora piccolo, non penso e spero che diventi giocatore di calcio, è una responsabilità grande. Spero se ne parli meno possibile, deve solo divertirsi, poi se farà il calciatore gli darò i miei consigli. Da padre spero se ne parli meno possibile.
- Che ricordo hai di Giacinto Facchetti, capitano di una generazione?
Sfortunamente non l'ho mai conosciuto personalmente, l'ho visto sempre di sfuggita. Ne ho sempre sentito parlare bene, come di una persona eccellente e disponibilissima. Sono contento di questo premio, ringrazio la sua famiglia, il dispiacere di non averlo conosciuto c'è ma le persone come lui fanno bene al calcio.
- Quando hai indossato la maglia della Roma pensavi che sarebbe stato per così tanto tempo?
Non me lo aspettavo ma ho realizzato il mio sogno di indossare una sola maglia in carriera. Ho raggiunto grandi traguardi, pochi, ma ci sono.
- Hai ancora tanta voglia...
Fino a che c'è la passione c'è tutto. Sto bene fisicamente e ancora mi diverto durante gli allenamenti, ho ancora voglia di giocare, quando arriverà il momento giusto, tra poco, ci metteremo da parte.
- Per i romanisti meno vincere meno ma avere Totti. Se ti avessero proposto di vincere ma senza la maglia della Roma avresti accettato?
Bella domanda, non è semplice. Forse questo è il problema di Roma, pensano ai giocatori più delle vittorie. Quelle in realtà contano. E' normale che l'obiettivo del giocatore sia vincere tutto. Ma io ho avuto la fortuna di indossare questa maglia, solo questa, ho vinto meno, ma io sono contento così. Anzi, anche di più.
VERDONE: "Facchetti è stato forse il miglior terzino che abbiamo avuto in Italia, sicuramente uno dei primi tre. Complimenti per questo premio", così Verdone in un video messaggio per Totti che dopo le sue parole dice: "Dobbiamo riportare allo stadio i bambini, fare del calcio un divertimento e per noi in campo questa sarebbe una motivazione in più".
"Dopo il Mondiale è stato un po' un declino a livello internazionale. Cercheremo di ritornare ad alti livelli in Europa perché in Italia ci sono grandi club che hanno fatto la storia del calcio. Lippi ha voluto fortemente che io andassi al Mondiale in Grermania, il suo staff mi ha aiutato tanto e siamo riusciti a vincere", aggiunge il tecnico.
- Domenica ti tocca tifare per la Lazio, gioca contro la Juve?
E' una bella lotta (ride.ndr). Diciamo che pensiamo al 'succeda quel che succeda'.
- Tra Milan, Juve e Inter, qualcuna di queste squadre ti ha mai cercato?
Sto un po' impanicato, ho tutti qui che mi guardano. Chi lo sa se mi hanno cercato...
Totti ritira il premio e l'assegno che gli è stato consegnato sarà devoluto in beneficenza al Bambin Gesù di Roma.
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