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"Arrivare qui per me è un grande onore una grande occasione. Ci tengo a ringraziare il presidente Moratti, il dt Marco Branca e il ds Piero Ausilio. Non vedo l'ora di cominciare a giocare, quella con l'Inter è una grande sfida". Dopo Forlan, è Andrea Poli a presentarsi davanti alla stampa davanti ai microfoni nella sala conferenze del centro sportivo "Angelo Moratti" all'inizio della sua avventura con il club nerazzurro.
"Sono arrivato qui da due giorni e mi trovo in una grande realtà - continua Poli -, in uno dei club più titolati al mondo e non vedo l'ora di indossare la maglia nerazzurra (ndr.:avrà la numero 18). È una realtà stupenda e sono onorato di poter lavorare in un gruppo pieno di campioni. Sto seguendo un programma di cure, spero di rientrare al più presto, ma non voglio accelerare troppo i tempi per non rischiare una ricaduta".
Almeno per il momento, Poli è escluso dalla lista dei giocatori che dal prossimo 14 settembre parteciperanno alla Champions League. "Una scelta giusta - commenta -, non ho ancora svolto nessuno allenamento con la squadra a causa del mio infortunio. Poi. a gennaio, la lista si riaprirà e farò di tutto per rientrarci in quel momento".
Ventidue anni da compiere il prossimo 29 settembre, ma già con le idee chiare: "Voglio dimostrare di poter stare in questa realtà, voglio lavorare e migliorare tanto, mi alleno con calciatori che hanno scritto la storia del calcio e imparerò tanto". Come tanto imparerà anche da Gian Piero Gasperini: "A Genova, quando ero nella Sampdoria, abbiamo giocato tanti derby da avversari e per preparare una squadra in modo così organizzato, per farla correre e insegnarle a far girare la palla, significa che il tecnico è molto preparato. Qualche volta ci ha fatto penare, altre lo abbiamo fatto penare noi, ma quelle contro il Genoa di Gasperini è sempre stata una bella sfida. Sono pronto a imparare tanto da lui".
Non mancano i ringraziamenti anche alla Sampdoria ("è il club che mi ha fatto crescere"), anche se, quello passato per Poli è stato "un anno difficile: mi sono infortunato e ho fatto fatica a recuperare perchè non si era capito bene di che cosa si trattava. Per questo, ora voglio riprendermi con calma, per non avere dei problemi in seguito. Qui mi stanno seguendo veramente alla grande, con il dottor Combi stiamo lavorando al meglio verso il rientro".
Aveva già confessato di essere stato presente quel 22 maggio a Madrid per la finale che ha consegnato la Champions League all' Inter, "anche se non ero un tifoso, dopo quella partita mi sono appassionato ai colori nerazzurri. Ora che sono arrivato, posso vedere personalmente quanto è un eccezionale questo ambiente. Questa maglia va meritata".
Giovane e pieno di talento, Poli rientra nel progetto Inter che guarda al futuro. "È vero, sono giovane, ma posso solo dire che io vivo per il calcio. Se potessi, giocherei 24 ore su 24, questo sport è la mia passione e sono contento di essere qui. Siamo giovani e per questo dobbiamo farci valere, Abbiamo fatto sicuramente qualcosa, ma ancora tanto dobbiamo fare. Adesso sta a noi dimostrare quello che sappiamo fare. Tanta pressione? Questo fa parte del gioco".
Infine, ecco svelato chi è l'esempio da seguire, anche per Andrea Poli: Javier Zanetti. "È un grande, lo prendo come modello sia come giocatore che come uomo. Sono rimasto colpito dall'accoglienza che mi ha riservato al mio arrivo".
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