Violenza negli stadi, capitolo finale. La Federcalcio si muove su due fronti: Stefano Palazzi apre un’inchiesta su quello che Abete definisce lo “scempio della maglia” poi venerdì il consiglio federale discuterà sul tema, ora prioritario, della sicurezza negli stadi.Abete ha detto: «Dobbiamo rompere il muro di omertà. Facile dire “sono sempre gli stessi” rivolgendosi a certi personaggi che circolano negli stadi. E poi magari si fa come le tre scimmiette… Eh, no: qui bisogna farci carico, tutti, ripeto tutti, della consapevolezza che quella gente va isolata. È stata una resa incondizionata dello sport a Genova, e non è accettabile. Una resa anche dello Stato? Ognuno deve fare la sua parte».Il Viminale la fa. Ma è lo sport chiamato a dare subito risposte: si studiano per venerdì nuove norme per spezzare quel muro di omertà. «Di sicuro dopo quello che è successo con le maglie, quel rito sacrificale che ci riporta indietro di centinaia e centinaia di anni, io la partita non l’avrei più ripresa» ha aggiunto Abete. Una cosa del genere non si dovrà più ripetere e la Figc si è messa subito al lavoro. Nuove norme perché qualcosa non funziona nel sistema-calcio, e certi rapporti a rischio fra club-calciatori-tifosi vanno stroncati, e in fretta.
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Abete: «Facile dire certe cose. Il rito delle maglie di Genova ci ha riportato…»
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