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Ancora non si sa quanti saranno i soldi che lo Stato verserà allo sport italiano (cioè al Coni) per il 2013: nel 2011 erano stati447.800.000 euro; nel 2012 la cifra era scesa a 408.900.000. Adesso, visto il periodo nero, si teme di scendere sotto quota 400 milioni. È già aperta la discussione sui criteri in base ai quali ripartire questi soldi fra le differenti federazioni, con particolare riferimento a quelli destinati alla Federcalcio. Giancarlo Abete, ha preso posizione contro chi (Giomi, presidente della Federatletica) ritiene che il calcio italiano riceva troppo dal Coni. «Lo sport riceve dallo Stato 411 milioni e il calcio vale da solo, a livello professionistico, un miliardo in termini di gettito fiscale. Pensare che il problema dello sport ora sia quellodelle distribuzioni interne tra le federazioni, onestamente mi sembra un approccio non di altissimo profilo in termini distrategie. L’ho detto in Giunta: oggi il problema centrale è quale tipo di affidamento lo sport avrà in termini di risorse dallo Stato italiano. Quando parliamo di sport non commettiamo l’errore di parlare solo di quantità, ma anche di qualità. Soltantocome sistema professionistico contribuiamo con un miliardo di euro a livello fiscale, il nostro contributo nel gettito delle scommesse è di circa 190 milioni e se andiamo a contare gli sport professionistici li contiamo sulle dita di una mano».
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