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Fifa e Uefa, rispettivamente governo del calcio mondiale ed europeo, ci hanno ammonito: l'autonomia della federazione va rispettata altrimenti l'esclusione dalle coppe dei nostri club e della Nazionale dalle varie competizioni può diventare un'ipotesi reale.
"Si trattava di una lettera superata ampiamente dagli eventi, a partire dalla riformulazione dell'emendamento, dei quali l'Uefa era stata messa al corrente. A Berlino ho avuto un confronto franco e pacato con il presidente Uefa Ceferin: mi ha espresso le sue criticità, gli ho spiegato il nostro punto di vista. Si è trattato di un incontro utile".
Volete mettere le mani sul calcio?
"Non scherziamo, vogliamo solo dare una risposta di sistema. Ho ripreso in mano i lavori fatti dai governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni: colori politici diversi, indagini approfondite e sempre volte a dare un indirizzo di insieme all'intero movimento. Noi ci inseriamo in questo contesto, ma vogliamo produrre effetti positivi e in tempi brevi. Non c'è più tempo per il Gattopardo".
Allarghiamo l'orizzonte. Lamine Yamal è diventato il più giovane giocatore a segnare in un Europeo e il giorno prima della finale tra la sua Spagna e l'Inghilterra ha festeggiato il diciassettesimo compleanno. Yamal in azzurro non potrebbe giocare…
"Lo ius soli sportivo è un tema che va affrontato, anche se io non ritengo prioritarie le implicazioni agonistiche. Lo sport è inclusione, coesione ed educazione, un percorso positivo alimentato da passione e impegno, che offre anche l'opportunità di scrivere belle storie come quella di Yamal".
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