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Abodi: “Razzismo? Non sono tifosi ma teppisti, è anche mancanza di cultura. Gli stadi…”

Ospite a Radio Anch'Io Sport, il ministro Abodi ha parlato così dei cori razzisti negli stadi italiani: "Lavoro lungo da fare"

Per riportare il mondo del calcio ad una dimensione civile, di pacifica convivenza tra i tifosi e superare insulti e cori razzisti "l'auspicio è di proseguire l'opera portata avanti con merito dal ministro dell'interno Piantedosi" ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ospite di Radio anch'io sport. Importanti anche il "contributo dei club con i filmati e l'immediatezza degli interventi" delle forze dell'ordine.

"Chi si comporta così non è un tifoso ma un teppista - ha sottolineato il ministro - La violenza trova origine anche nella mancanza di cultura, bisogna partire dalla scuola". Il merito e la gravità di questi episodi, che avvengano negli stadi o in una piazza cittadina "non cambiano", si tratta di "un tema culturale e sociale. Il lavoro da fare è lungo".

Si è parlato anche dello stato di avanzamento dei lavori per i Giochi di Milano-Cortina 2026, sui quali "il presidente del CIO Bach (che questa settimana sarà in Italia, ndr) è quotidianamente informato ed aggiornato, sia su Milano-Cortina che sulla Società infrastrutture". Con Bach, ha aggiunto Abodi, "si parlerà soprattutto di geopolitica e della drammatica attualità di guerra". Davanti alla minaccia dell'Ucraina di boicottare i Giochi di Parigi, Abodi ha ricordato che tutti i ministri dello sport europei hanno firmato un documento che apre alla partecipazione degli atleti russi e bielorussi: "Stiamo perdendo la possibilità che lo sport resti un corridoio diplomatico. Per fortuna manca ancora più di un anno alle Olimpiadi".

Capitolo stadi italiani obsoleti: "Gli Europei 2032", che l'Italia si è candidata ad ospitare, "sono grande possibilità. Dobbiamo cercare di semplificare la costituzione del comitato interministeriali"