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Abodi: “Sicurezza stadi? Stiamo lavorando sulla biometria per il riconoscimento facciale”

Matteo Pifferi Redattore 
"Possiamo responsabilizzare i club su quello che sono i regolamenti interni sul sistema calcistico", aggiunge Abodi

"E' un sistema che vorremmo migliore e che vorremmo rendere sempre più accessibile pensando ai più fragili, ai nostri figli e nipoti, che vogliono andare allo stadio in tutta tranquillità. Dobbiamo immaginarci un mondo migliore e dobbiamo impegnarci tutti, la biometria è una tecnologia applicata al riconoscimento facciale e è uno degli elementi su cui ci stiamo impegnando, ma ognuno può fare la sua parte''. Sono le parole del ministro dello sport Andrea Abodi, a margine dell'evento Next Generation Fest in corso a Firenze, rispondendo a una domanda sull'uso del sistema di biometria per aumentare la sicurezza negli stadi.

"Possiamo migliorare le norme, possiamo comunicare meglio le norme - dice ancora Abodi -, possiamo responsabilizzare di più i portatori di interessi diversi quindi federazioni, leghe, società sportive perché queste norme vengano applicate. Possiamo responsabilizzare i club su quello che sono i regolamenti interni sul sistema calcistico, affinché vengano promossi e utilizzati al meglio".

"Quello che vogliamo - aggiunge - è un'attività da un lato sportiva ma comunque di intrattenimento collettivo, un momento di socialità nel quale non devono prendere il sopravvento le violenze, le prevaricazioni, la mancanza di rispetto. E' possibile, altri paesi hanno preso delle strade molto precise e hanno ottenuto anche dei risultati e noi abbiamo il dovere di farlo''.