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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Andrea Abodi, presidente del Credito Sportivo, affronta il tema del progetto che Inter e Milan hanno presentato al Comune per la costruzione di un nuovo stadio: "Milano effettivamente non è partita col piede giusto, ma mi auguro ci sia margine di recupero. Inter e Milan sono cadute nel vizio tutto italiano di presentare i rendering prima degli studi di fattibilità e del relativo consenso dei portatori d’interesse. Io non credo ai progetti calati dall’alto: l’ascolto e il confronto con il territorio e l’amministrazione comunale sono passaggi preliminari ineludibili, visto che più che nuovi stadi si propongono veri e propri piani di rigenerazione e sviluppo urbano".
Quale sarà il ruolo del Credito Sportivo?
"Chiuderemo il 2019 con il miglior bilancio della nostra storia e solo indicatori positivi, tra i quali segnalo la crescita, di quasi il 100%, dei finanziamenti ai Comuni italiani, arrivati a 200 milioni e dedicati alle infrastrutture sportive ad alto tasso di rilevanza sociale. Sul tema in questione, nel 2020 la nostra più grande soddisfazione sarà consolidare il gioco di squadra, andando anche oltre il ruolo e i compiti di una banca: partecipare ai progetti, stimolarne la nascita, diventarne partner, contribuendo a garantirne la sostenibilità sociale, ambientale e finanziaria ... Insomma, noi siamo pronti alla sfida che non potrà più essere quella delle parole, ma dei fatti, mettendo a disposizione esperienza, passione e competenze, insieme alle altre istituzioni. Ma dobbiamo fare bene e in fretta".
(Gazzetta dello Sport)
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