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Roberto Carlos si difende. L'ex terzino di Inter e Real Madrid è stato accusato, da una televisione tedesca (ARD) di aver assunto sostanze dopanti nel corso della sua carriera. A testimonianza di ciò, si svela come il giocatore brasiliano, nel 2002 dopo la vittoria del Mondiale, sia stato visitato dal medico Julio Cesar Alves, accusato a sua volta di ricorrere a pratiche illegali per alterare lo sviluppo degli atleti. Lo stesso Alves avrebbe consigliato di interrompere l'assunzione di tali sostanze 15 prima del controllo anti-doping in modo tale da risultare puliti:
"Nego con veemenza le accuse irresponsabili fatte dalla rete tedesca ARD - risponde Roberto Carlos a Globoesporte - e ribadisco che non ho mai usato alcun trucco per prendere vantaggio nei confronti dei miei colleghi. Il documento cita il nome di un medico, che non ha mai avuto modo di conoscere nella mia vita. I miei avvocati sono già stati informati di confutare in tribunale le accuse false e chiederanno che sia fatta giustizia. L'uso di qualsiasi prodotto proibito sarebbe stato facilmente rivelato, ho giocato in nove club e ho fatto numerosi test-antidoping. In tutta la mia carriera ho sostenuto il gioco pulito e leale, in più di 20 anni di carriera non mi sono mai dopato".
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