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Domani l'udienza di Francesco Acerbi in Procura Federale, poi la sentenza tra qualche giorno: solo lì si capirà cosa succederà al difensore e di conseguenza come deciderà l'Inter di agire. Intanto, però, il club nerazzurro non ha gradito tutto il modus operandi della situazione: "In attesa della conclusione delle indagini, l’Inter avrebbe, però, voluto una gestione del caso diversa dall’inizio.
Ad esempio, non erano necessarie le parole pronunciate da Acerbi alla Stazione Centrale di Milano appena tornato da Roma, dove si era radunata la Nazionale: quelle dichiarazioni, di fatto, hanno aperto ancor di più il vaso di Pandora causando la reazione del collega napoletano. Come ribadito anche nel confronto con il giocatore, in casa nerazzurra sono tutti ben consapevoli che la via per la difesa sia stretta, ma in ogni caso nessuna decisione sarà presa dal club prima che arrivi una sentenza, attesa probabilmente la prossima settimana. Alla base di ogni possibile punizione ci sarà una precisa volontà societaria: la parola “razzismo”, associata all’Inter negli ultimi giorni, dovrà essere allontanata senza se e ma. Lo dicono i valori del club, lo dice la storia".
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