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Acerbi - nonostante agli atti ci fosse solo un video non chiaro oltre alle foto - ha ammesso il gesto, sapeva che non andava fatto ma ha motivato l’accaduto come reazione per gli insulti ricevuti (quei signori gli gridavano «Devi morire»...). Ora l’Inter attende una proposta dalla Procura ma tutto porta a un patteggiamento per evitare il deferimento, con annesso pagamento di un’ammenda.
"Più articolata la posizione di Simone Inzaghi perché, oltre a essere vietato all’allenatore parlare con giocatori e staff, l’aggravante è data dall’aver esercitato l’attività di allenatore. Va ricordato che la Procura si è mossa per le parole di Bastoni («Primo tempo non complicato ma inguardabile, ci hanno mangiati. Poi il mister ci ha chiamati nello spogliatoio dicendoci di essere noi. E nella ripresa lo abbiamo fatto vedere») che ieri ha circostanziato meglio l’accaduto. La linea difensiva poggia sullo sfogo dell’allenatore allo staff. In questo caso, a differenza che per Acerbi, bisogna capire se la Procura deciderà di procedere, ma pure qui l’Inter si aspetta - nel caso - al massimo una multa", scrive il quotidiano.
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