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Adani: “L’Inter non si deve impigrire. Gosens? Deve vincere la sfida della titolarità”
Della sfida di questa sera a San Siro tra Milan e Inter ha parlato l'ex difensore nerazzurro e oggi opinionista Lele Adani sulle pagine di Tuttosport:
«Il Milan è molto consapevole della sua forza. Ci vorrà la miglior Inter per riuscire a contrastarlo. L’Inter non potrà concedere quello che ha fatto in questo mese e mezzo. La squadra di Pioli ha tante soluzioni per colpire e dietro non bisogna sbagliare niente se Inzaghi vorrà fare un risultato positivo».
Come si spiega le difficoltà iniziali di Inzaghi?
«L'Inter è una squadra fisica e con Lukaku lo è ancora di più e se non sei al meglio puoi fare fatica. Poi ha subito qualche gol di troppo. Deve rispettare il suo credo calcistico, solo così tornerà tra le prime e potrà lottare per lo scudetto fino alla fine».
Il Milan cosa ha di diverso delle altre?
«È una squadra che divide doveri e oneri tra tutti gli elementi. Le difficoltà le vive insieme come le vittorie. L’atteggiamento, il gioco, è una squadra che pensa con un’unica testa. Questa era l’unica possibilità che aveva per vincere e l’ha fatto. Questo è il segreto della squadra di Pioli: il collettivo. Quello che può fare ancora la differenza».
L’Inter con Acerbi ha risolto il problema difesa?
«Nel momento che non cedi Skriniar al Psg, che rinunci a tanti soldi ha fatto una cosa forte, ha fatto una scelta di continuità. Serviva un uomo esperto nelle rotazioni e Acerbi lo è. Penso sarà fondamentale valutare chi non è partito ma avuto le possibilità per farlo. Penso a Dumfries, penso a Skriniar e soprattutto a Gosens».
Già Gosens…
«L’Inter deve vincere la sfida per la titolarità di Gosens. Con la partenza di Perisic è fondamentale trovare un giocatore con le stesse caratteristiche, con lo stesso rendimento».
L’errore che non deve commettere il Milan?
« Il Milan non deve snaturarsi. Deve pressare alto, deve farlo anche con i suoi difensori centrali».
E l’Inter?
«L’Inter non si deve impigrire. L’Inter è una squadra che di solito fa la partita ma può soffrire qualche ripartenza perché la difesa nerazzurra è molto esperta ma non molto veloce. Deve essere pronta alla velocità alla tecnica giocatori come Leao, come De Ketelaere.»
Anche Leao è un crack?
«Come potenziale è un crack, in quei minuti in cui diventa quasi onnipotente è imprendibile ma senza continuità non si può ambire a una carriera di top»
I crack dell’Inter sono invece?
«Lautaro Martinez e Barella».
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