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Adani: “Inter la migliore a partire dal basso. Onana? Handanovic non farà da chioccia”

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore e ora opinionista Lele Adani ha analizzato la sfida di questa sera tra Atalanta e Inter

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex difensore e ora opinionista Lele Adani ha analizzato la sfida di questa sera tra Atalanta e Inter:

"Pur con sfumature diverse, Atalanta e Inter giocano un calcio totale, nel senso che tutti e 22 in campo partecipano alla manovra in modo attivo".

E allora Lele, cominciamo proprio dai due portieri.

"Handanovic non lo considero solo un portiere, ma un difensore aggiunto in fase d’impostazione. È stato bravissimo a rivoluzionare il proprio modo di giocare già con Spalletti, migliorando moltissimo con i piedi. In più, è il leader dello spogliatoio".

Gli anni però passano per tutti e l’Inter ha già preso Onana.

"Portiere per il futuro, altrettanto bravo nel trattamento palla. Ma io ancora non riesco a immaginare l’Inter senza Handanovic tra i pali e non sono affatto sicuro che lo sloveno farà da chioccia al nuovo arrivato. Lo vedo ancora fondamentale".

I portieri sono il primo tassello della costruzione dal basso: quella dell’Inter è la migliore della Serie A?

"Assolutamente sì. E sarà una delle chiavi della partita di stasera, perché davanti c’è l’Atalanta, una delle squadre che pressa di più, a ritmo alto e corre sempre in avanti".

Ci spieghi...

"Nel primo possesso, l’Inter abbassa spesso due centrocampisti, Calhanoglu e Brozovic, con Skriniar e Bastoni che al contempo si allargano, quasi fossero dei terzini e non dei centrali. L’Atalanta è abituata a giocare uomo contro uomo, quindi De Roon e Freuler seguiranno i mediani avversari, avanzando di molto, ma se al contempo i due esterni d’attacco non coprono il giro palla, restando troppo alti, l’Inter si troverebbe in vantaggio numerico sulle fasce, aprendosi il campo davanti".

Questione anche di tempi?

"Certo. Come detto, l’Atalanta gioca quasi sempre sopra ritmo e se lo fa mette in difficoltà qualunque avversario. In più, la squadra di Inzaghi potrebbe patire la stanchezza per i 120’ della Supercoppa, sebbene l’entusiasmo per una vittoria ottenuta all’ultima azione può compensare la fatica. Se la pressione dei padroni di casa funziona con i tempi giusti, l’Inter dovrà essere molto brava nella lettura della gara, dosando pause e accelerazioni. In questo, saranno importanti Brozovic e Calhanoglu".

Come l’Atalanta può far male all’Inter?

"Creando uno contro uno per Muriel, soprattutto negli ultimi 16 metri con De Vrij. In questo deve essere bravo Pasalic, portando fuori posizione Skriniar. Il croato è stato il miglior giocatore della Dea nel girone di andata e ha questa capacità innata di nascondersi e riapparire: all’Inter servirà un aiuto da un centrocampista per non soffrire i suoi continui cambi di posizione".

Travestiamoci da Inzaghi: come la batto la Dea?

"Se gioca Sanchez, come pare, puntando sull’estro del cileno, al costo di vederlo sbagliare qualche palla di troppo. Alexis non sarà un titolare, ma è il giocatore dell’Inter con più colpi, al netto dell’importanza di Lautaro e Dzeko. Se poi quest’ultimo vince il duello con Demiral, Sanchez potrebbe avere lo spazio per inventare...".

Quali potrebbero essere stasera gli accorgimenti in corsa decisivi?

"L’Inter ha una rosa profonda. Correa è una riserva di lusso, chiunque stia fuori tra Lautaro e Sanchez può entrare e incidere. Poi Vidal, che in 20’ può ancora dare tanto e non dimentico Dimarco o Dumfries, dovesse giocare Darmian. L’Atalanta ha qualcosa meno, ma Pessina può essere importante, Koopmeiners è un giocatore che abbina sostanza e qualità e può essere importante per gestire pressing e possesso nelle fasi finali del match".