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Nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport, Lele Adani ha parlato così delle emozioni che prova in telecronaca, citando alcuni episodi che l'hanno portato fuori giri: "Essere preparati è il minimo. Se non sei preparato non devi andare in onda. Non devi scrivere. Non cominci neanche a parlare. Poi devi essere empatico. Trasmettere quello che provi. Mostrarti nudo, come ho fatto spesso io in diretta. Il gol di Vecino contro il Tottenham a San Siro. Il 36º di Higuain in mezza rovesciata sotto una pioggia biblica a Napoli, uno più di Nordhal. Ho cominciato a urlare: “Non è possibile!”. Non mi fermavo più. Maracanà, mondiale 2014. Le migliaia di cileni che cantano a cappella l’inno nazionale contro la Spagna. Lì non c’entrano più le maglie o le bandiere, lì è la magia del calcio".
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