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Intervenuto alla BoboTV in diretta su Twitch, Daniele Adani ha detto la sua sull'ipotesi Superlega:
"Il senso del calcio è rivelato nella tutela del territorio. Nel 2008 finisco in Serie A, avrei potuto giocare ancora ma qualche offerta ce l'avevo, Young Boys e Cluj o la Lega Pro. A 34 cerco di fare una cosa: di tornare al mio paese, in seconda categoria. Perché? Perché nella Sammartinese ho realizzato un sogno, la società che da piccolo mi aveva accolto dalla strada. Volevo tornare lì e l'ho sempre pensato: il destino mi ha portato che l'allenatore era il mio migliore amico sin da piccolo. Ho scelto io come persona che ama il calcio e lasciare la Serie A per tornare alle mie origini. Oggi abbiamo avuto una grandissima risposta dalla gente: tutte le persone che oggi, o impaurite o arrabbiate, abbiamo dimostrato quanto sia grande l'amore per il calcio. Nessuno dei potenti che cercherà di fare una cosa potrà fermare l'amore per lo sport più bello del mondo. Occhio: noi parliamo di passione, sentimento, popolo ma non tutti la pensano così. FIFA, UEFA o Superlega: fate quello che volete ma chiedo, come rispettate il territorio? Il calcio dilettantistico era morto durante la pandemia, la Serie A è partita per interesse. Volete fare la Superlega? La Serie A ora chiede resoconto di questa confraternita, almeno elargite l'1% dello stipendio ai dilettanti".
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