Prosegue la battaglia tra Samuel Eto'o e la Sampdoria. Nodo del contendere: il mancato tesseramente del pupillo del camerunense, Fabrice Olinga, oltre ad una serie di pagamenti arretrati. Il presidente Ferrero, secondo Eto'o, si era impegnato a tesserare il giovane Olinga quando concluse la trattativa per l'arrivo dell'ex interista a Genova.
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Il manager di Eto'o, George Gardi, in un'intervista rilasciata alla tv ligure Primocanale ha confermato che è stata avviata un'azione legale nei confronti della Sampdoria: "Abbiamo avviato un'azione legale nei confornti della Sampdoria. La Sampdoria non si è più fatta viva. Io personalmente ho interrotto i rapporti nel mese di febbraio. Il signor Eto'o non ha più avuto contatti col presidente da un mese e mezzo a questa parte. Diciamo che stanno lavorando di più i legali. Samuel è rimasto molto deluso dal fatto che aveva molta fiducia nel presidente e in Romei. Sperava di riuscire a trovare un accordo bonario, sia per il suo entourage che per Olinga. Nessuno si è fatto avanti dalla società, anzi non hanno risposto a una proposta fatta dall'avvocato Tolentino. Non vedo possibilità di evitare un'azione legale che è stata avviata in questi giorni".
LA PROPOSTA - "C'è stata una proposta su carta intestata della Sampdoria. Questa proposta conteneva tutti gli elementi essenziali per essere considerata tale. Venivano indicati i termini economici e quelli temporali. Si parlava di un ingaggio di quattro anni. Ci sono tutti gli elementi per considerare quella una proposta e, nel momento in cui quella proposta viene accettata, si forma quello che si chiama vincolo contrattuale. C'è stata nel mese di maggio 2015 una corrispondenza tra la Sampdoria e l'Apollon, la squadra dalla quale proveniva Olinga. La Sampdoria si impegnava a corrispondere il salario di Olinga. Segue un'altra corrispondenza nella quale veniva convenuto l'allenamento estivo del giocatore".
ETO'O RAGGIRATO - "Samuel ha un carattere molto forte. Non ha voluto cedere a una trattativa con la Sampdoria per delle cose che crediamo gli spettino. Il presidente crede di avere ragione. Sono due caratteri forti. Non sono arrivati a una cifra che rendesse contenti entrambi. L'Apollon ha provato a venire incontro alla Sampdoria. L'idea che mi sono fatto è che il presidente con cui ho avuto un ottimo rapporto prima di questa vicenda ha voluto avere cifre talmente basse per chiudere che certi personaggi non accettano. L'Apollon non ha l'urgenza di incasso che permette di accettare qualunque proposta. Uguale per Eto'o e il suo entourage. Preferisce rinunciare adesso per una questione e avviare un'azione legale per ottenere ciò che riteniamo giusto. Eto'o voleva aiutare il club. Non voleva speculare sul club. Si sente raggirato e preso in giro da una società che lui ha prestato il suo aiuto e la società stessa gli ha voltato le spalle. Questo è quello che gli ha fatto più male."
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