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Agente Eto’o: “La Samp lo ha preso in giro, sentite cosa hanno fatto ad Olinga”

Dario Di Noi

In occasione della conferenza stampa organizzata da Samuel Eto’o per spiegare le vertenze che lo legano ancora alla Sampdoria, a spiegare precisamente tutte le ragioni che lo hanno portato al duro sfogo ci ha pensato l’agente George Garde....

In occasione della conferenza stampa organizzata da Samuel Eto’o per spiegare le vertenze che lo legano ancora alla Sampdoria, a spiegare precisamente tutte le ragioni che lo hanno portato al duro sfogo ci ha pensato l’agente George Garde.

Queste le sue spiegazioni: "Quando il signor Samuel Eto’o è passato dall’Everton alla Sampdoria, sono state promesse e accordate due cose: un film sulla vita di Samuel Eto’o e il tesseramento da parte del club blucerchiato di un giovane della sua fondazione. Eto’o non ci ha pensato un attimo, a questa richiesta ha deciso di presentare Fabrice Olinga, attaccante camerunense del 1996. Il ragazzo è noto per essere stato il giocatore più giovane del Mondiale del 2014 in Brasile, oltre che il giocatore più giovane ad aver fatto gol in Liga, a 16 anni. Le cose sono andate così: gennaio 2015, la Samp accetta la proposta e, per verificare il tutto, invita il giocatore a Bogliasco per fare uno stage. In due giorni convince tutti, e così inizia la trattativa con la squadra cipriota che ne deteneva il cartellino, l’Apollon Limassol. La trattativa viene chiusa in pochi giorni. Poi la Samp cosa fa? In base alla cifra richiesta dall’Apollon, la Samp non ha abbastanza fondi per chiudere l’operazione. Per questo l’operazione sta per saltare, la Samp chiede aiuto a Samuel Eto’o per chiudere l’affare. Samuel fa un gesto da gran galantuomo, attraverso il suo entourage rinuncia a parte del suo stipendio - già concordato con la Sampdoria - per permettere al club di riuscire a tesserare il ragazzo. Lo fa in buona fede e per i buoni rapporti tra lui e l’avvocato Romei. Vengono stipulati i contratti con la società cipriota, ma poi il giocatore viene mandato in prestito in Romania perché la Sampdoria non aveva uno slot libero per gli extracomunitari.

IL TRASFERIMENTO IN ROMANIA - "Il ragazzo a quel punto va in Romania nella squadra di Hagi, il Viitorul Costanza, ma non riesce a giocare per problemi di tesseramento. Rimane fermo 4 mesi, non percepisce stipendi, con la Sampdoria che firma dei documenti spiegando che saranno rimborsati gli stipendi dell’Apollon. L’Apollon anticipa 5 mesi di stipendio al ragazzo. Poi a maggio il giocatore rientra alla Sampdoria, con tante pressioni perché fermo da 4 mesi. Fa i test fisici a Bogliasco, poi viene mandato in vacanza (per modo di dire) fino al ritiro della Samp. Gli viene fatto il biglietto aereo per farlo rientrare a casa, in Belgio. Lì torna in attesa della chiamata della Sampdoria. Nel frattempo a giugno Eto’o accetta un’offerta che arriva dalla Turchia. Si risolve il contratto, tra le parti mancavano certe cifre che l’entourage del giocatore avrebbe dovuto percepire dalla Samp. Eto’o, in buona fede, decide di rinunciare a queste cifre. Ma il giocatore Olinga non viene più chiamato in ritiro. Resta per un mese e mezzo senza allenamento in Belgio. A metà luglio, solo dopo forti pressioni nostre, il giocatore viene chiamato in ritiro a Pinzolo. Si allena a parte, separato dal resto dalla squadra. Il ragazzo in quel periodo ci chiama non capendo cosa stesse succedendo. Dopo 10 giorni, la Samp lascia Pinzolo e parte per il preliminare di Europa League: il giocatore viene abbandonato a Pinzolo senza spiegazioni".

LA DECISIONE FINALE DELLA SAMP - "La Sampdoria comunica che non vuole più tesserare il giocatore. A quel punto siamo andati fino a Pinzolo a prenderlo con un autista, lo abbiamo portato a Milano e poi lui è tornato in Belgio dalla famiglia, senza più allenarsi per tutta l’estate e saltando un ritiro essenziale per la stagione di un calciatore. Nel frattempo l’avvocato Romei ci assicura che stanno facendo il massimo per liberare il posto da extracomunitario e per poter tesserare il giocatore. L’11 agosto, Romei manda una mail a Fabrice. Questo il messaggio: “Faremo tutto il possibile per trovare una soluzione per te. Attualmente non abbiamo un posto da extracomunitario libero”. Aspettiamo ancora, arriva un’altra mail: “La Sampdoria non intende venire meno all’impegno preso, ma ha chiesto tempo sia per lo slot sia per concordare un pagamento che trovi d’accordo tutte le parti”. Insomma, la Sampdoria annuncia di voler cambiare dei termini di pagamento che erano già stati del tutto concordati. Finisce che il giocatore rimane senza club, e l’ultimo giorno di mercato viene trasferito al Mouscron Perewulz, in Belgio. Nuovamente ci dicono dalla Samp che avrebbero trovato una soluzione, ma questo non avviene mai. Tante promesse mai mantenute, solo viaggi inutili da parte mia tra Milano, Roma e altre città. Samuel Eto’o ha rifiutato in buona fede certe cifre, soldi che non vedrà mai e senza che il ragazzo venga tesserato. Lui che voleva aiutare il club, a questo punto si sente preso in giro dalla società. Ad ottobre il presidente ha chiesto tempo e glielo abbiamo concesso. Negli ultimi mesi, altro tempo. Nel mentre, hanno cercato di rinegoziare ancora le cifre, non solo col club ma anche con l’entourage del giocatore. Ad un certo punto abbiamo detto basta. Siamo qua per dire che sia l’entourage di Olinga che tutti noi avvieremo le pratiche con gli avvocati per fare luce su tutto quello che è successo".

(Dall'inviato di FCINTER1908 Dario Di Noi)