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Dopo tutte le polemiche, alla fine ha "vinto" lui, Mohamed Salah, lui che è riuscito a farsi valere - segnando un gran gol - una volta tornato a Firenze con indosso un’altra maglia. In estate, il caso che ha coinvolto lui, la Fiorentina e non solo ha fatto discutere molto. Il punto è che ancora non può considerarsi un caso chiuso, la viola grida ancora battaglia.
Passata una domenica così, a raccontare le sensazioni di Salah ci ha pensato il suo agente, l’avvocato Ramy Abbas. Lunga intervista concessa a Goal.com: si parla della scelta giallorossa, della diatriba con la Fiorentina e dell'interesse di altri club.
Avvocato Abbas, partiamo dalla fine. Che domenica è stata per Mohamed?
"Un giorno davvero speciale. In questi giorni mi trovo ad Abu Dhabi e per questo sono riuscito a sentirlo solo al telefono ma mi è sembrato soddisfatto soprattutto per il raggiungimento del primo posto in classifica. Ormai la partita di domenica scorsa è alle spalle, per lui è già tempo di concentrarsi sulla prossima di campionato".
Riguardo l’accoglienza che gli è stata riservata dai tifosi della Fiorentina?
"Nessun problema, nonostante abbia appena 23 anni, Mohamed è un ragazzo molto maturo. Sembra che abbia alle spalle 10 campionati giocati in Italia ed è in grado di capire queste situazioni. I tifosi sono tifosi e se volevano fischiarlo avevano il diritto di farlo. Mi dispiace solo che siano stati aizzati dai dirigenti viola con le dichiarazioni che sono state fatte in questi mesi".
Come andrà avanti il procedimento legale alla Fifa, secondo il quale la Fiorentina vorrebbe che Salah venisse squalificato e che il Chelsea pagasse una penale?
"Intanto vorrei dire che il ragazzo non verrà mai squalificato. Sento parlare di dicembre come il mese decisivo per una sua squalifica. Ma vi assicuro che a dicembre non succederà niente. I dirigenti della Fiorentina devono spiegare ai loro tifosi che non sta succedendo nulla di quello che avevano annunciato e che invece sta succedendo tutto quello che avevamo detto noi".
E allora, se non a dicembre, quando si concluderà questo procedimento?
"Dipende, non esiste una data certa. Penso che da qui a un anno, la Fiorentina perderà in prima istanza. Non si tratta di arroganza, dico solo quello che penso perché non ho paura di nulla, né vergogna di nessuno. Quasi sempre, le interviste nel mondo del calcio sono tutte uguali. E la diplomazia non mi piace".
E se la Fiorentina dovesse davvero perdere al primo appello, cosa si aspetta?
"Non saprei, bisogna capire se vorranno andare avanti a tormentare il ragazzo oppure presentare istanza per ottenere una sentenza di secondo grado".
Per quale motivo pensa di avere ragione?
"Perché noi crediamo che conti solo quello che si firma. Semplicemente per questo motivo. Penso che alla fine la Fiorentina perderà. Non so in quale mondo non vale quello che si decide e quello che si firma. E chiaramente, detto questo, quando parlano alcuni dirigenti si fanno solo autogol…".
Quando è nato l’interesse della Roma per Salah?
"Se non sbaglio dopo la fine della Coppa America, quindi fine giugno, perché verso la fine del campionato avevo in ballo altre cose con Walter Sabatini. Avevo portato un’offerta dell’Al Jaazira per Gervinho ma poi la trattativa non andò a buon fine. Per quanto riguarda Mohamed, appena saputo dell’interesse dei giallorossi, ho subito avvisato il Chelsea e abbiamo iniziato la trattativa".
Quante squadre volevano il giocatore?
"Almeno tre italiane (Inter, Juventus e Napoli ndr) e altre all’estero".
E perché Salah ha scelto la Roma?
"Perché pensavamo che fosse la destinazione giusta per vincere subito. Credo che la squadra sia fortissima e possa vincere ogni partita perché ha 2-3 giocatori di livello incredibile. Mi sorprendo quando non riescono a vincere una partita. La Roma è un punto di arrivo, non una squadra di passaggio per Mohamed che adesso è davvero molto felice. Mi sarei sorpreso se si fosse trovato male in una città straordinaria come Roma”.
Ma Walter Sabatini cosa le ha detto per convincerla a portare Salah alla Roma?
"Il direttore voleva fortemente Mohamed così come tutti gli altri dirigenti in società. Tutti hanno dimostrato una grande stima nei confronti del ragazzo. Sono aspetti che fanno molto piacere nel momento in cui c’è una scelta importante da prendere. Poi però dopo il trasferimento, Sabatini mi ha proibito di parlare di calcio… (risata, ndr)”.
Quali sono i suoi obiettivi personali?
"Nessuno, per lui conta solo vincere”.
Perché al Chelsea non è riuscito ad imporsi?
"Non sono un tattico, ma posso dire che anche altri giocatori nella sua stessa posizione in campo non sono riusciti a fare bene. Penso a Cuadrado e a Schurrle, che al Chelsea non sono riusciti a fare bene, come invece stanno facendo adesso nelle rispettive squadre. Non c’erano problemi con Mourinho, con lui Salah si è sempre trovato bene”.
Avvocato Abbas, quando pensa di tornare in Italia?
"Vorrei venire a vedere Inter-Roma ma sono molto occupato con il mio lavoro. Se non dovessi farcela, verrò sicuramente a Novembre”.
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